IL CARATTERE
Negli ultime settimane Inzaghi è stato spesso bersagliato dalle critiche. Certo, i risultati fanno decisamente cambiare opinione ma è indubbio che qualche errore lo ha commesso pure lui. Simone si è sentito accerchiato, le parole del presidente Lotito di qualche settimana fa lo hanno pungolato nell’orgoglio e lui ha reagito. «Con la Fiorentina abbiamo vinto una partita molto importante per noi, ma abbiamo commesso diversi errori. Le critiche? Bisogna accettarle e vederle nel modo giusto. Un allenatore deve andare avanti con le proprie idee cercando di fare meno errori possibili. Si prendono tante decisioni, è importante credere in ciò che si fa e trasmettere questo ai ragazzi». Inzaghi sa benissimo che in questa stagione si gioca molto. A fine anno si tirerà una nuova linea per capire cosa fare. Soprattutto a fine anno si capirà se la Lazio è diventata grande o continua a navigare nell’adolescenza e nell’indecisione.
TUTTI AGGRAPPATI AL 17
Tutti aggrappati a Immobile. Ciro, con i suoi gol, sta trascinando la squadra e la sta tenendo lì in zona Champions. Dieci gol in campionato, primo posto solitario della classifica marcatori e soprattutto ha raggiunto un mito come Chinaglia tra i bomber di tutti i tempi della Lazio. Ora vuole superarlo. Sopra di lui ci sono Rocchi, Signori e Piola. Vuole tutto. Punta i cento gol e la scarpa d’oro. Più della metà dei gol fatti dalla Lazio portano la sua firma, Inzaghi da ex attaccante sa bene quanto segnare aiuti a segnare ma nell’economia della squadra ha bisogno di «più gol da centrocampisti e difensori perché non si può essere Immobile dipendenti». Ciro non sta benissimo. Tra Europa League e campionato ha accusato un fastidio al ginocchio e un problema muscolare. Lunedì mattina in totale segretezza ha svolto gli esami medici in Paideia che hanno evidenziato uno stato di pre-lesione. Impossibile però farlo riposare. Ciro vuole esserci a tutti i costi contro la sua ex squadra. Sfida nella sfida con il compagno/rivale in Nazionale Belotti. Chiarito anche il quesito legato ai penalty: «Ciro è uil nostro rigorista». Tradotto, da oggi, se sta in campo, li tira tutti lui. Sì, anche al novantesimo.
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