Lazio, Mauricio prenota una maglia per Verona

Lazio, Mauricio prenota una maglia per Verona
di Alberto Abbate
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Sabato 23 Settembre 2017, 07:30
Gira la ruota: da epurato a indispensabile, così Mauricio si ritrova un pomeriggio di fine settembre con tutti i compagni di nuovo a sudare. Oggi alle 8 in Paideia le visite d’idoneità, poi di prima mattina la corsa per provare ad acciuffare subito la titolarità. È incredibile a volte il fato, avverso alla Lazio nell’infermeria, favorevole invece a questo brasiliano con la nostalgia. Del campo ovviamente, ma senza preparazione e solo dopo due settimane d’allenamenti a parte, gli manca la condizione e il ritmo-gara nel corpo e nella mente. La Lazio lo aveva scartato nel progetto, non era stato inserito nella lista dei 25 nemmeno alla fine del mercato con la speranza di cederlo in Turchia entro l’otto settembre. Adesso Mauricio viene reintegrato per la serie A al posto del giovane Crecco (quest’ultimo rimane invece utilizzabile per Europa League e Coppa Italia), Inzaghi ha urgente bisogno di tamponare un allarme secco. Con il solo Luiz Felipe disponibile per Verona, è difficile poter guardare il momento di forma. Per carità, anche Radu può tornare al centro, ma poi il rumeno dovrà giocare per forza di cose (Mauricio è fuori dall’elenco Uefa) lì anche giovedì in Europa League. E allora avrebbe nelle gambe quattro gare consecutive, lui che spesso – come ieri – si gestisce per evitare ricadute muscolari lesive. Insomma l’emergenza rimane, eccome, Inzaghi però studia la formazione possibile migliore.

VARIANTI
Lotito e Tare non son voluti intervenire sul mercato svincolati, dopo gli infortuni di de Vrij, Bastos e Basta sul groppone. Così Mauricio ritrova a sorpresa un’altra occasione. E vuole giocarsela subito a tutti i costi. In realtà il brasiliano non disputa un partita ufficiale addirittura dal 12 marzo: dopo l’Anzhi, il tecnico dello Spartak Carrera lo aveva relegato per 10 volte in panchina sino alla fine del campionato. Un destino beffardo che anche a Formello gli era già capitato. Qualche ottimista lo ricorda allo sbarco a gennaio 2015 per qualche buona prestazione al fianco di de Vrij, qualcun altro per i rinvii sbilenchi e gli errori devastanti. Adesso però Inzaghi non può che aggrapparsi a lui e a tutti i santi. Da ieri inventa e pensa ogni variante tattica, col vice-Farris al momento insiste su una possibile difesa a tre atipica. Stamattina alle 10 andranno in scena le vere prove, il ritorno a quattro dietro forse sarebbe la migliore soluzione: ieri lungo lavoro del vice Farris su Patric e Lukaku, potrebbe toccare proprio a loro sulle fasce. 

TURNOVER
Scarico per Lulic, Parolo, Immobile e Leiva. Lucas vuole restare a centrocampo, in Italia è molto più difficile adattarsi in difesa in un lampo. In un turnover ragionato dovrebbe avere una chance anche Murgia al Bentegodi, per Luis Alberto straordinari e in Spagna (nuova preconvocazione) altre lodi. Da valutare la stanchezza di Milinkovic, ieri rimasto in palestra insieme a Nani. Si pensava che quest’ultimo potesse far rifiatare dal primo minuto qualcuno lì davanti, invece il portoghese ha ancora bisogno gradualmente di riprendersi. Così lentamente e a parte, procede anche il recupero di Felipe Anderson con corsetta e pallone. Forse oggi la più bella notizia dall’infermeria attesa da un difensore e dalla sua anticipata guarigione: potrebbe rientrare prima Wallace, nella speranza dei medici addirittura col Sassuolo prima della sosta. Bisogna avere però la certezza, qui ogni forzatura costa. 
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