Lazio, Lotito va all'attacco... di Inzaghi e Tare

Lazio, Lotito va all'attacco... di Inzaghi e Tare
di Alberto Abbate
3 Minuti di Lettura
Domenica 27 Dicembre 2020, 07:30

Da Cortina con furore. Lotito ha cercato di smaltire fra Natale e Santo Stefano l’ennesima delusione. S’era placato dopo la vittoria sul Napoli, il ko nel recupero a San Siro lo ha riportato su tutte le furie. Sotto accusa torna subito la gestione. Non gli sono andati giù i cambi d’Inzaghi d’Immobile e Milinkovic nel finale. La brutta prestazione di Muriqi poi gli ha subito riportato alla mente i 20 milioni (bonus già scattati con gli ottavi di Champions) che ha speso nel mercato d’estate. Il presidente quindi è arrabbiato anche con Tare: vano il tentativo del diesse, tramite il fido tecnico, di responsabilizzare e far rendere l’investimento più importante. Il kosovaro, subentrato col Milan alla mezz’ora a Correa, è risultato spaesato e quasi un uomo in meno nella formazione. Un esperimento folle in una sfida così tosta contro la prima della classe. Adesso in Turchia scrivono che Muriqi potrebbe addirittura tornare in prestito (come il fuori rosa Vavro) per sei mesi al Fenerbhace, ma la Lazio smentisce. Certo è che né lui né gli altri nuovi acquisti stanno dando davvero una mano a Inzaghi sinora in questa stagione. Per questo sotto processo, sia di Lotito che dei tifosi, adesso c’è pure Tare: già negli ultimi due anni aveva più di un colpo sbagliato sul groppone, stavolta ci sono pure i tanti soldi come aggravante. Soprattutto se li hai fatti sborsare per un attaccante e Fares, senza risolvere dietro con l’ex Hoedt il problema principale: ora sono 23 le reti incassate dalla difesa biancoceleste in 14 giornate, è il peggior dato degli ultimi 60 anni dopo le 26 del 1983.

 
RIVOLUZIONE
Preoccupa la facilità con cui la Lazio subisce. C’è il liscio di Muriqi e la mancata marcatura di Luis Alberto nel gol preso al 93’ da Theo Hernandez. Allo stesso modo Rebic aveva sbloccato il big match dopo il fischio iniziale: salgono a 5 le reti incassate da calcio da fermo dalla formazione biancoceleste.

Peggio, in questo campionato, hanno fatto solo tre squadre. C’è sicuramente un problema di concentrazione che Inzaghi deve risolvere, ma fuori dal campo rimane una questione ben più scottante. Dopo Bruges aveva detto no al rinnovo, l’allenatore, ma la moglie Gaia su Instagram ribadisce: «Sogna di restare a vita in biancoceleste». E tuttavia pure un insoddisfatto Lotito che continua da agosto a riflettere. Nel prepartita di San Siro lo ha ammesso pure Tare: «Ci sarà un incontro per valutare quanto fatto in questi 4/5 mesi e poi vedremo cosa dovrà succedere». Anche il lavoro del diesse (legato sempre più a Simone) e l’imminente sessione di mercato invernale saranno argomenti del vertice. Tutti e tutto sono in discussione. Il presidente ha ancora tanta voglia di rivoluzione, anche se di solito prevale l’affetto “familiare” e cambia idea alla fine. 


AUGURI
In questi giorni ci sono stati dei contatti per gli auguri di Natale, ma ancora deve entrare nel vivo qualunque discussione. Magari al telefono per anticipare, perché Lotito tornerà solo il 4 gennaio da Cortina nella capitale. E’ comunque già più sereno e ha invitato un video che in queste ore sta diventando virale sul web. Giacca marrone extralarge, al collo uno sciarpone: «Cari amici, un augurio affettuoso a tutti i Lotito e Friends che sono sempre stati vicini alla Lazio e alla presidenza in un momento delicato. Il Santo Natale porti a tutti la forza di combattere e una prospettiva futura in forza di quelli che sono i colori biancocelesti e i nostri valori umani». Queste le parole del presidente che hanno scatenato le reazioni più disparate. Qualche tifoso s’è offeso per l’esclusione. Qualcun altro s’è invece divertito col suo outfit da montagna: «E’ Crozza travestito da Lotito, uscito dagli anni Ottanta». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA