La Lazio alza il muro per centrare la Champions

La Lazio alza il muro per centrare la Champions
di Daniele Magliocchetti
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Sabato 10 Aprile 2021, 07:35

E’ giunta l’ora di rialzare il muro. Di ritrovare quella solidità e compattezza che tanto aveva stupito e lanciato la Lazio nella passata stagione. Prendere meno gol, stare più attenti e uniti in entrambe le fasi d’attacco e di difesa. Detta così appare semplice, ma è una cosa che a Immobile e compagni riusciva benissimo l’anno scorso, quindi non resta che ripassare un po’ e rimettersi in sesto. E’ questo il primo passo per riprendersi la Champions. Quello più importante. Ed è il tasto su cui batte da sempre Inzaghi, soprattutto Farris che domani guiderà la squadra dalla panchina, colui che più di tutti all’interno dello staff tecnico prepara e organizza la fase difensiva nell’allenamento di tutti i giorni. I quindici gol subìti nelle quattordici gare giocate dall’inizio dell’anno non solo responsabilità dei difensori, al di là di qualche errore singolo, bensì di tutta la squadra. Di questi tempi, nella passata stagione, i biancocelesti avevano incassato ventotto reti, erano la miglior difesa del torneo, ben dieci gol in meno rispetto all’attualità, con una partita in meno. Un dato che fa riflettere, ma più che preoccupare, deve incoraggiare perché, bene o male, i giocatori sono sempre gli stessi, quindi le potenzialità per invertire la rotta e rimettere le cose a posto ci sono, eccome.
IL NUOVO TENORE 
A dare la carica e sempre Acerbi, il centrale che guida il reparto e controlla tutto. Su di lui si poggia un intero settore. A dargli manforte il record-man e veterano Radu, ma anche il nuovo innesto Marusic (a breve verrà annunciato il suo nuovo accordo contrattuale fino al 2026, il suo agente Kezman è atteso nella capitale). Con quest’ultimo lì dietro, la difesa sembra essere più compatta e solida, ma anche più tranquilla. Il montenegrino contrasta in maniera pulita, è veloce nei recuperi e nelle diagonali e si è subito adattato nel fuorigioco. Insomma, una scoperta. L’ennesima di Inzaghi che spesso, quando è in emergenza, riesce sempre a tirar fuori il coniglio dal cilindro. Certo, l’arretramento di Marusic, toglie qualcosa nelle ripartenze, ma il suo apporto nei tre centrali nelle ultime partite pare abbia dato qualcosa in più, anche nella manovra. Domani a Verona, il tecnico appare orientato a confermarlo in quella zona, nonostante l’assenza di Lazzari. Oggi si valuterà al meglio, ma le indicazioni di ieri pomeriggio sembrano piuttosto chiare, con Marusic accanto ad Acerbi e Radu, con Lulic, Fares e Akpa-Apro in lizza per i due posti sulle corsie esterne. 
LUIS ALBERTO
Non solo difesa, ma anche attacco.

Se nella passata stagione si prendevano meno gol, è altrettanto vero che adesso se ne fanno molti di meno. All’appello, rispetto alla ventinovesima giornata di una anno fa, ne mancano 16, non pochi. Ma anche qui non c’è da disperare, anche perché Immobile, a secco da sette partite, potrebbe sbloccarsi proprio a Verona, stadio e squadra a lui favorevoli. Basti pensare che nella stagione passata al Betegodi segnò una tripletta. Accanto a lui ci sarà Caicedo. Inzaghi e Farris non hanno dubbi, anche perché il Panterone si è guadagnato sul campo e con i gol la conferma. Chi è pronto a dare una preziosa mano ai due è Luis Alberto che, come volevasi dimostrare, domani pomeriggio sarà regolarmente al suo posto. La caviglia non è proprio guarita, qualche fastidio lo dà, ma il Mago è un leone e non mancherà per nessuno motivo al mondo. Il suo obiettivo è aiutare la squadra a vincere, ottenere tre punti fondamentali, ma soprattutto tornare a far segnare Ciro. L’ha promesso al bomber. E quando Luis Alberto dice una cosa, è sentenza.

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