Lazio, Inzaghi firma con il bonus scudetto. Contratto rinnovato fino al 2023

Lazio, Inzaghi firma con il bonus scudetto. Contratto rinnovato fino al 2023
di Alberto Abbate e Valerio Cassetta
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Giovedì 11 Giugno 2020, 09:30
Sembra pronto a donarsi a vita a questi colori. Cin cin, lunga vita a Inzaghi. Ha firmato in gran segreto a 2,5 milioni. Poteva aspettare la fine del campionato, con l’eventuale scudetto avrebbe potuto chiedere ben più lauti denari. Invece ha anticipato ancora le nozze con la Lazio, non gli interessano i soldi del Psg. Non ha voluto nemmeno attendere i prossimi mesi, ha messo nero su bianco in gran segreto il suo sì. Lo ha convinto Lotito con i ringraziamenti e la promessa di rivedere il rinnovo sino al 2023 in caso di nuovi miracoli. L’obiettivo Champions è già centrato, ora il sogno è superare limiti inimmaginabili. Il prolungamento si è consumato in due incontri: nel primo Simone aveva solo dato l’ok, giovedì scorso a Formello sono stati ratificati gli accordi. Inzaghi non solo riceverà 500mila euro di bonus in caso di tricolore, ma scatterà automaticamente nel nuovo contratto un premio che lo porterà per altri tre anni oltre i 3 milioni. Per questo i documenti non sono stati ovviamente ancora depositati. Ha ancora a mille le motivazioni, Inzaghi. E’ già la storia del club, fra 12 giornate supererà Zoff in panchina a quota 203 apparizioni, ma vuole diventare irraggiungibile per tutti. Simone non ha fatto però solo una scelta di cuore, è certo che la Lazio possa tornare ai vecchi fasti. E’ diventata una missione, questa stagione non sarà la fine di un ciclo, ma la ripartenza verso orizzonti ancora più lontani. I programmi d’Inzaghi, Lotito e Tare, sono ambiziosi, tornare fra i top club europei. E il mister crede che lo scudetto sia subito possibile, per questo sta studiando come centrare 12 imprese. Si sta concentrando su ogni dettaglio minuziosamente, la prossima settimana farà scattare gli allenamenti serali per avvicinarsi ai nuovi orari delle sfide. In campo fondamentale la gestione (ieri oltre Cataldi, a riposo Immobile), fuori i bisogni di un gruppo, che deve sempre remare dalla sua parte. Ecco perché Inzaghi sta andando incontro a tutte le esigenze, ha detto no al ritiro una settimana prima della ripartenza del campionato perché poi i giocatori saranno comunque ogni tre giorni lontani dalle proprie famiglie. 

TIMORI DEL VIRUS
Serve la massima serenità sino alla fine dell’estate. Per questo si sta anche discutendo sul programma della prima trasferta di Bergamo, solo domani sarà ufficiale. La squadra è contraria al pernottamento a Bergamo, c’è ancora paura a rimanere in una delle zone più colpite dal Coronavirus persino nelle ultime ore. Intanto martedì 23 giugno raduno a Formello: prima la rifinitura nel centro sportivo, poi nel pomeriggio la partenza in pullman verso l’aeroporto di Fiumicino. Da lì un volo charter porterà la Lazio in Lombardia per poi raggiungere Bergamo, dove la squadra dormirà prima e dopo la partita. Rientro a Roma giovedì 25 giugno, dopo aver riposato e scaricato la tensione post match. Il numero di partecipanti alla trasferta dovrà essere contingentato il più possibile. L’arrivo del “gruppo squadra” dovrà essere preceduto dal personale che controllerà le condizioni igieniche. Le procedure per l’imbarco, d’accordo con le autorità aeroportuali, avverranno sottobordo direttamente dal pullman. Inoltre, nell’hotel sede del ritiro, tra le altre prescrizioni, sarà obbligatorio indossare le mascherine, sottoscrivere un’autocertificazione circa la propria salute e privilegiare le scale all’ascensore. No a camere doppie, solo singole concentrate in un’unica zona. Un aspetto che non preoccupa Acerbi, che già prima dell’emergenza chiedeva di restare solo per concentrarsi di più. Il Leone non dorme mai. 
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