LE CONDIZIONI
Non si può rimanere in quest’incertezza a oltranza. Il discorso vale per la Lazio, ma in fondo pure Inzaghi lo mette sul tavolo. Nell’ultimo confronto aveva chiesto maggior poteri decisionali sui giocatori d’andare a prendere, questo Lotito non glielo può garantire a prescindere. Così come le conferme di Luis Alberto e Milinkovic. E allora Simone non vuole firmare per un progetto triennale. Vorrebbe attendere la fine del mercato e tirare le somme. Ma la società non può aspettare così l’allenatore né può permettersi d’averlo ad agosto in scadenza nel 2020 per il resto della stagione. Mai più casi Pektovic e Delio Rossi. Per questo Inzaghi, se vuole restare, deve prolungare subito per un altro anno, mettere insomma nero su bianco almeno su un biennale. Sarebbe un compromesso per non essere ostaggio di Lotito e contemporaneamente una figura poco stabile per guidare la squadra. Il rischio di musi lunghi e malumori è troppo alto per poter rischiare.
IL BUDGET
Se Inzaghi accetterà, anche il Peruzzi continuerà. Ieri il dt era a Formello per una semplice visita all’Under 21 di Di Biagio. Tare invece è rimasto quasi tutto il giorno rinchiuso nel suo ufficio, dove si sarebbe dovuto consumare l’ultimo confronto decisivo proprio con Inzaghi e Lotito. Nel quale bisognerà pure trovare l’intesa dal punto di vista economico: il presidente non ha alcuna intenzione di sforare i 2 milioni (bonus compresi) di stipendio. In casa Lazio bisogna tirare la cinghia in questo momento, anche per questo si dovrà far cassa coi big nel prossimo mercato. La stagione non ha certo portato grossi quattrini nei salvadanai, vendere Milinkovic e Luis Alberto non è un dispetto a Inzaghi.
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