Lazio, grinta, poca fantasia e zero gol. E' solo pari con il Borussia Moenchengladbach

Lazio, grinta, poca fantasia e zero gol. E' solo pari con il Borussia Moenchengladbach
di Alberto Abbate
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Domenica 14 Agosto 2016, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 14:09
L'AMICHEVOLE
ROMA Non vola, la Lazio. Non ha le ali e non decolla a rete. Ancora 0-0 e sbadigli a Moenchengladbach contro il Borussia: Immobile svaria su tutto il fronte, ma non trova il gol perché Keita e Kishna (meglio Lukaku da dietro) nemmeno lo servono così a dovere. Inzaghi può essere soddisfatto per la manovra, l'intensità e per la ritrovata solidità difensiva, ma non certo per le idee e la fantasia: «Tutti devono difendere e lo abbiamo fatto di gruppo. E adesso abbiamo una settimana (48 ore di riposo, oggi e domani, ndc) per prepararci alla sfida di Bergamo contro l'Atalanta. Domenica sarà calcio vero, abbiamo lavorato tanto e stanno pesando le doppie sedute sulla brillantezza. Alla Lazio non manca tanto e comunque siamo imbattuti», le parole del tecnico. Che a sorpresa riscopre una mossa in serbo in vista dell'esordio del 21 agosto, nel posticipo delle 20.45. E pensare che Simoncino - infortunio a parte - aveva completamente dimenticato Milinkovic nell'ultima parte della scorsa stagione. Sergej non è solo di ferro e un Marcantonio d'area. Lotta, sgomita, s'inserisce, dribbla e lancia ogni azione biancoceleste (più di Biglia e Parolo), finalmente si trova a suo agio persino come mezz'ala. Aveva pensato addirittura di dire subito addio perché Inzaghi non lo aveva mai visto in 7 partite: un mese fa c'era un'offerta del Napoli da 15 milioni rifiutata dalla Lazio. Migliore in campo nell'ultimo test contro la quarta classificata dell'ultima Bundesliga.
LE VOCI
Qualcuno lo considerava ancora un equivoco tattico, eppure Milinkovic sembra l'unico vero colpo azzeccato della disgraziata campagna estiva dell'ultima stagione. Ancora impalpabile Kishna, serve come il pane Ntep, per il quale è pronto il blitz di Tare a Rennes (occhio all'intromissione del Lione). Inzaghi lo aspetta: «La società sta lavorando per accontentarmi, sono fiducioso perché vogliamo partire nel migliore dei modi anche per i nostri tifosi. Adesso quello che mi piacerebbe è riavere subito Radu e Lulic. I nuovi acquisti Leitner e Wallace si inseriranno piano piano». In attesa anche dell'arrivo di Bastos dal Rostov, cresce la condizione di de Vrij, per la prima volta in campo 77': «Ogni partita mi sento meglio. Abbiamo giocato contro una formazione forte. Ora tutta la squadra si aiuta, non è arrivata la vittoria in Germania, ma arriverà a Bergamo». Al fianco di Stefan, ritrova sicurezza pure Hoedt. Applausi per Wesley in una serie di tackle perfetti: «Con de Vrij accanto è tutto più facile, ma ora dobbiamo migliorare perché purtroppo non riusciamo a fare male lì davanti». Il solito problema del gol da risolvere, ma forse almeno sembra sciolto il nodo nella propria porta: con una sola parata pazzesca su Hahn, Marchetti scioglie ogni dubbio su chi sia il titolare fra lui e Berisha. Questa sì, sfida vinta in volo.
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta (67' Patric), de Vrij (78' Prce), Hoedt (67' Wallace), Lukaku (78' Germoni); Parolo (72' Leitner), Biglia (67' Cataldi), Milinkovic (72' Morrison); Kishna (67' (Djordjevic), Immobile (78' Oikonomidis), Keita (72' Lombardi). All. S. Inzaghi