Lazio, l'ufficialità del rinnovo di Inzaghi questione di ore e di certezze

Lazio, l'ufficialità del rinnovo di Inzaghi questione di ore e di certezze
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Lunedì 3 Agosto 2020, 07:30
Il giorno dopo l’ultima fatica in campionato, Simone Inzaghi, l’ha passato guardando l’immensità di Roma. Una giornata di relax sul roof top dell’Hotel Hilton. Insieme a sua moglie Gaia. Vista mozzafiato. L’ideale per scaricare lo stress e guardare al futuro. Nell’immediato c’è un terzogenito in arrivo. Questione di pochi giorni. Nel destino c’è la Lazio. Anche qui questione di ore. Quelle che lo separano dall’ufficialità del rinnovo. Un pre-accordo con il presidente Lotito lo ha già trovato. Un mese fa. In gran segreto ha detto sì ad un prolungamento fino al 2023 con ritocco dell’ingaggio: 2,5 milioni a stagione. Simone, per ovvie ragioni, trascorrerà le vacanze a Roma. Al massimo si sposterà sul litorale si Sabaudia. Lotito è in partenza per Cortina. Ecco perché le prossime ore saranno decisive per l’ufficialità. Fervono i contatti con la dirigenza anche per pianificare il futuro. Ha già fatto la storia del club: allenatore con più panchine in assoluto 203. Superato anche il mito Zoff. Lo scudetto gli è rimasto di traverso ma la Supercoppa alzata al cielo di Riyad e la conquista della Champions sono un bottino decisamente importante. 

SITUAZIONI DA CHIARIRE
La prossima stagione è alle porte. Il tempo stringe e per questo Inzaghi chiede certezze sul mercato. Non vuole ritrovarsi a dover scegliere quale obiettivo puntare. Servirà una panchina più di sostanza. Tradotto a fare la differenza non è la quantità ma la qualità dei giocatori. Vuole giocarsi la Champions e continuare a restare tra le prime 4 del campionato. Le avversarie si rinforzeranno e per questo ha chiesto 6 giocatori. Vuole uomini pronti. Proprio per la particolarità della stagione in arrivo. Pochi giorni di ritiro. Insomma non si potrà aspettare l’adattamento di nessuno. Vuole calciatori esperti e per questo guarda al campionato italiano. Affari sulla scia di Acerbi e Lazzari. Ne sta discutendo molto con il diesse Tare. Insomma prima del sì ufficiale servono garanzie. Ma a chiederle è anche lo stesso presidente a cui alcuni comportamenti del suo tecnico non sono andati giù. Considera la Lazio allestita quest’anno una Ferrari e per tanto avrebbe voluto vedere maggiori rotazioni durante la stagione. Non ci saranno imprevisti nella firma ma mai dire mai. Le frasi sibilline di Inzaghi vanno lette come gioco. Se invece contenessero un fondo di verità Lotito non si farà trovare impreparato. C’è sempre il vecchio pallino Allegri che cerca una panchina. Ma di questioni su cui mettere mano dalle parti di Formello ce ne sono tante. 

MEDICI E COMUNICAZIONE
Si vocifera di una rivoluzione che il patron biancoceleste ha intenzione di fare. Ritoccherà lo steff sanitario. In arrivo nuovi medici. Anche la querelle fisioterapisti deve trovare una soluzione. Impossibile proseguire come si è fatto finora con giocatori che si fidano di qualcuno e altri no. E poi c’è sempre Caroli, dimessosi alla ripresa della stagione, da sostituire. Anche la comunicazione subirà un restyling. L’incontro con Guadagnini, ufficio stampa del Milan in procinto di salutare, ha aperto la strada. L’idea è quella di inserire una figura per i rapporti istituzionali.

SCUSE A GATTUSO
Ieri il fisioterapista della Lazio, Alex Maggi ha chiesto scusa a Gattuso dopo la lite scoppiata al termine della gara al San Paolo. «Sono stato inopportuno» ha detto il massaggiatore che si è rivolto al tecnico del Napoli dandogli del terrone. Il tutto è nato dopo che al fischio finale, nel parapiglia generale Ringhio avrebbe spintonato Maggi. Da qui l’insulto. Gattuso, arrabbiatissimo, lo ha aspettato nel tunnel ma il ds Tare e il team manager Peruzzi hanno evitato il peggio. L’episodio è finito nel referto dell’arbitro Calvarese. Con ogni probabilità il giudice sportivo comminerà una multa a entrambi i club. 
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