Lazio, Lotito "richiama" Inzaghi: a Bergamo obbligo di riscatto

Lazio, Lotito "richiama" Inzaghi: a Bergamo obbligo di riscatto
di Alberto Abbate
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Venerdì 29 Gennaio 2021, 07:30

Nuovi attriti Inzaghi-Lotito. Subito dopo l’uscita dalla Coppa Italia, il presidente ha alzato il telefono. Non gli sono piaciute le scelte, Hoedt da lui fortemente voluto, l’atteggiamento complessivo. Per carità, il ko difficilmente può rimettere in dubbio il rinnovo, manca solo la firma sino al 2024, ma domenica servono tutt’altro spirito e strategia in campionato. Dopodomani non è ammesso un altro ko, sia per la risalita al quarto posto, sia per una questione di prestigio. Perde i milioni di una competizione, la Lazio, ma soprattutto perde di nuovo contro l’Atalanta a Bergamo. Gasperini per Inzaghi è diventato un autentico incubo. Cinque sconfitte biancocelesti nelle ultime 7 gare giocate dal 2018. In mezzo il pareggio rocambolesco (3 a 3 in rimonta) dell’anno scorso all’Olimpico, ma sopratutto la finale vinta meno di due anni fa proprio in Coppa Italia, sui cui episodi (mano di Bastos) continua a recriminare l’allenatore nerazzurro. Nel post-partita Simone si è risentito dell’ennesimo richiamo, ma ora deve vendicarsi una volta per tutte sul campo. Deve cambiare il copione per avere la meglio: magari sfruttare dopodomani l’emergenza orobica sulle fasce (assente Gosens per squalifica e forse Hateboer per infortunio) e il recupero di Luis Alberto, dopo l’operazione d’appendicite pronto al rientro dal primo minuto. Sicuramente l’ultimo match è stato condizionato dalla prestazione horror dietro, ma non basta a spiegare in superiorità numerica la mancanza di mordente e cinismo. Con Acerbi, solo Reina ha provato davvero a salvare (rigore parato su Zapata) la Lazio e ha suonato la carica anche il giorno dopo: «Su la testa e sempre cazzuti in avanti. Possiamo prenderci la rivincita subito».
MERCATO
Per Lotito diventa imperativo. Sfoglia l’almanacco e deve rispolverare addirittura il 20 agosto 2016 per una vittoria biancoceleste a Bergamo, alla prima giornata di quel campionato. Un 3-4 su Gasperini del primo Inzaghi, che riusciva a cogliere anche dai giovani e dai gregari il massimo risultato. Non a caso in quella partita segnarono, oltre Immobile, Lombardi, Cataldi e proprio Hoedt, ironia del fato. Il centrale l’altro ieri notte costretto a bloccare i commenti “cattivi” sul suo profilo dopo le scuse a cuore aperto. Eppure non può essere considerato certo l’unico colpevole di quanto accaduto. Dopo lo sbarco di Musacchio (chissà se già titolare dopo un triplice allenamento, oggi alle 13 sarà presentato) al posto di Luiz Felipe, continuano a rilanciare per la difesa il nome di Bruno Viana dal Portogallo. Solo smentite da Formello, difficile poi possa essere Hoedt a fargli nella lista dei 25 (resta fuori pure Vavro) spazio. A meno che non venga tagliato a sorpresa un nome in un altro reparto: rumors dal Belgio paventano un ritorno di Andreas Pereira allo United con interruzione del prestito. Bocciato da Inzaghi pure a Bergamo, sia da seconda punta che da mezzala troppo svogliato. 
CASO
Tare protegge tuttavia ancora il suo colpo, come aveva fatto con quello più caro.

In effetti sempre più utile, Muriqi, sbloccato e a segno. Chissà che Inzaghi, con Caicedo sempre in dubbio, non possa davvero lanciare il ballottaggio fra un Correa ancora poco reattivo e il kosovaro al fianco di Ciro. Ora però è fra i pali il caso più grosso: proverà prima la terapia conservativa per la cartilagine, ma Strakosha rischia di doversi sottoporre all’intervento. Il suo ginocchio è sempre più gonfio, vuol scongiurare l’operazione lo staff tecnico, anche se ci vorrà comunque tempo per recuperarlo. Sinora i problemi del portiere albanese erano stati legati prima al Covid, poi a un leggero stiramento e alla sua rabbia d’essere diventato di fatto il secondo. Adesso anche il discorso tecnico si fa però più serio: servirebbe un vice (occhio Montipò per giugno) subito, ma al momento la Lazio decide di puntare su Reina primo e d’inserire Gabriel Pereira (oltre Alia), già in panchina mercoledì, guarda caso. E pensare che la Lazio stava pensando di cedere Strakosha (scadenza 2022) in assenza del rinnovo. In queste condizioni rischia di diventare un compito ardito. 

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