Italia: dopo l'addio alla Juve, Malagò
e Abodi votano Conte come nuovo Ct

Italia: dopo l'addio alla Juve, Malagò e Abodi votano Conte come nuovo Ct
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Luglio 2014, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 14:42
Le dimissioni di Antonio Conte? Sinceramente mi hanno sorpreso, sapevo che c'erano dei problemi prima, poi pensavo che la cosa andasse, non so cosa sia successo». A dirlo è il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine dell'Open Day di presentazione del Corso di alta specializzazione in management olimpico organizzato dalla Scuola dello Sport del Coni presso la Sala della Scherma, Scuola dello Sport, centro Giulio Onesti all'Acqua Acetosa a Roma.



Il numero uno del Coni risponde poi a una domanda se quello di Conte sia l'identikit giusto come nuovo ct della Nazionale: «I risultati di Conte parlano da soli, in questi giorni mi hanno fatto il nome di tanti allenatori capaci, ma prima facciamo il presidente. Dopo l'11 agosto è giusto che sia il presidente, con il supporto di chi si occupa del progetto Italia e del consiglio federale, a decidere chi sia l'allenatore».

Sul nuovo allenatore bianconero, Massimiliano Allegri, Malagò conclude: «La Jvuentus è una società privata quotata in borsa, ha azionisti e quello che fanno lo fanno bene. Se è l'uomo giusto? Se l'hanno scelto penso di sì».





LE PAROLE DI ABODI

Antonio Conte «ha le caratteristiche dal punto di vista tecnico e caratteriale» per fare il ct della Nazionale italiana, «ma le valutazioni dovrà farle il nuovo Presidente federale».



È quanto ha dichiarato Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B.



Intervistato da Rtl 102.5, Abodi ha aggiunto che «quello del selezionatore della Nazionale è un lavoro particolare, non è quello dell'allenatore, sono due mestieri diversi. Intanto bisognerebbe vedere se Conte sarà interessato nel caso, piuttosto che andare all'estero a fare altre esperienze, o magari il Presidente insieme ai suoi collaboratori hanno un'idea di selezionatore diversa.



Si parte dall'identikit, in Italia si parte sempre dal nome e dal cognome, io invece parto da quello che dovrebbe essere e dovrebbe fare, il nome poi arriva in fondo».



CORSA FIGC

«Io candidato? No, sicuramente no»: così Abodi sulla corsa alla presidenza della Figc.

Il presidente della Lega di serie B, conferma di non voler entrare in competizione per la presidenza della Federcalcio. «L'ho detto e solitamente quando dico una cosa la confermo sempre nei comportamenti - ha spiegato a Rtl102.5 - Ho degli altri impegni che ho preso e anche degli altri obiettivi ma io credo che più che cercasi Presidente sia cercasi soluzioni, cercasi programma, cercasi contenuti, le persone poi arrivano».



Di fronte all'ipotesi di un tramonto della candidature di Tavecchio o Albertini e a una sua successiva eventuale scesa in campo, Abodi ha aggiunto: «Rispondere adesso sarebbe fuori luogo, al momento rimango della mia posizione con delle ragione molto forti: ho un impegno che ho preso un anno e mezzo fa, devo ancora completare tante cose insieme ai nostri club, alla nostra squadra, ho ancora un anno e mezzo - due anni di lavoro, problemi ancora in mezzo al guado, sarebbe anche un pò irresponsabile lasciarli. Preferisco responsabilizzarmi nel trovare una soluzione più che essere io la soluzione».



La serie B, per il presidente della sua Lega, è 'un modello in via di consolidamento, abbiamo ancora molte cose da fare. La scossa è una spinta necessaria, non tanto perchè ci accontentiamo delle cose positive, ma perchè lavoriamo sulle cose negative, sappiamo quali sono le nostre criticità e una di queste riguarda le infrastrutture".
© RIPRODUZIONE RISERVATA