Italia, a Genova c'è l'Ucraina: lavori in corso per Mancini

Italia, a Genova c'è l'Ucraina: lavori in corso per Mancini
di Ugo Trani
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Martedì 9 Ottobre 2018, 21:35 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 11:34
dal nostro inviato
GENOVA
Il test è per Genova, con la tristezza e la commozione di Mancini che qui, da giocatore, ha vinto lo scudetto e anche qualche coppa. Il ct dell’Italia si è fermato, per alcuni minuti, con gli azzurri, sotto il ponte Morandi. Hanno alzato gli occhi verso il cielo e trovato il vuoto. E il dolore. L’amichevole è, però, anche per la Nazionale che, lo scorso settembre, si è persa, fallendo la partenza nel gruppo 3 della Nations League: solo 1 punto in 2 partite. Domenica si gioca tutto o quasi in Polonia: rischia la Lega B e soprattutto di uscire, il prossimo 2 dicembre a Dublino, dalle teste di serie nel sorteggio delle qualificazioni per Euro 2020. Ecco perché la sfida contro l’Ucraina di Shevchenko, fuori dal mondiale come Ventura nel novembre del 2017 anche se eliminata dalla Croazia poi vice campione in Russia, diventa la prova generale per Chorzow.

IDEA INTRIGANTE
La notte di Marassi, insomma, non deve essere al buio. Anche se poi, contando sulla qualità di alcuni interpreti, Mancini farà lo stesso qualche esperimento. Barella a centrocampo, dove ritorna Verratti: è il 9° esordiente di questa gestione tecnica. E senza Balotelli, Belotti, Cutrone e Zaza, i primi 2 esclusi e gli altri 2 infortunati a convocazione ormai avvenuta, ecco che il rinuncia al finalizzatore scelto e si affida al centravanti mascherato. Cioè a Bernardeschi che, nella Juve, sta studiando da mezzala. Opzione inedita per la Nazionale, non per il calciatore. E’ già successo. E finì anche bene. E, coincidenza che in tempi di carestia come questi non va snobbata, la formula funzionò proprio in Polonia dove l’Italia, tra quattro giorni, è attesa da una gara da dentro o fuori. L’Under 21 di Di Biagio, il 24 giugno del 2017 a Cracovia, sfidò la Germania, nei quarti di finale con il 4-3-3, e proprio con Bernardeschi falso nove che firmò il successo azzurro. In quel tridente, pure Chiesa, ormai promosso titolare, e Berardi, confermato nel gruppo della Nazions League. La soluzione, provata nelle ultime ore a Coverciano, è piaciuta pure ai calciatori. Ai lati di Bernardeschi, Chiesa e Insigne che ripartirà dalla fascia sinistra, quindi dalla posizione occupata nel triennio della gestione Sarri. Proprio Insigne si alterna con Bernardeschi. In mezzo può finire anche Chiesa. La girandola crea imprevedibilità. Bisogna vedere se è efficace o si muove a vuoto. Deve andare sul concreto e riportare qualche gol. Il problema, dal settembre 2017, non è stato ancora risolto.

IN CONTROTENDENZA
Se la formula va, domenica la rivedremo. Oppure, a Chorzow, il titolare sarà Immobile, forse risparmiato per la partita decisiva. La virata del ct, però, fa comunque discutere e a prescindere da quanto accadrà stasera contro l’Ucraina e domenica contro la Polonia. Senza centravanti, dunque, e alla faccia dell’impotenza mostrata dall’Italia negli ultimi 12 mesi: solo 1 successo da 3 punti, proprio un anno fa a Scutari, il 9 ottobre 2017, contro l’Albania e soprattutto 7 reti in 11 partite. In 2 partite di Nations League, lo scorso settembre, solo il gol di Jorginho su rigore. E l’unica volta in cui gli azzurri, sempre in questi 11 match, hanno realizzato 2 gol è accaduto nel debutto del ct sulla panchina della Nazionale, il 28 maggio a San Gallo nell’amichevole contro l’Arabia Saudita. Al posto di Zaza, intanto, c’è la novità di Lasagna, 26 anni, attaccante dell’Udinese. E’ il 47° convocato del nuovo corso. Ha raggiunto i compagni in serata, direttamente a Genova. Anche l’Ucraina, al 29° posto del ranking Fifa (azzurri al 20°), ha qualche giocatore in dubbio. Fuori di sicuro l’infortunato Yarmolenko. Ma Shevchenko, con Tassotti vice e Andrea Maldera (figlio di Gino) match analyst, è partito meglio di Mancini in Nations League. Subito 2 successi, in Lega B, contro la Repubblica Ceca e la Slovacchia. E magari si metterà a specchio, con il 4-3-3.
 
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