Infantino: «Il commissariamento una sconfitta, in Figc serve un leader forte»

Infantino: «Il commissariamento una sconfitta, in Figc serve un leader forte»
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Lunedì 22 Ottobre 2018, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 15:18
«Buon giorno a tutti con alcuni ci conosciamo dal secolo scorso.... Per me è sempre una grande emozione essere in Italia e poter parlare all'Assemblea del calcio italiano. Benvenuto al CT Mancini, complimenti. Ci state rifacendo rinnamorare di queste maglie azzurre che sono bellissime. Io sono figlio di emigranti italiani e lavorando, portando l'estero a rispettare l'Italia è permettendomi anche di avere una educazione in Svizzera. Inizio dicendo tanti auguri alla FIGC per i 120 anni, quattro mondiali e tanti altri successi, e complimenti alle ragazze qualificate ai mondiali e speriamo che grazie al lavoro in Federazione e vari club, il calcio femminile possa decollare. E poi siamo qua per eleggere un nuovo presidente, guardare al futuro, cambiare un po' di cose. Quattro anni e mezzo di commissariamento negli ultimi 20 anni sono tanti, ogni commissariamento è una sconfitta. La Federazione italiana è forte, importante e deve essere esempio nel mondo, è un calcio che viene invidiato nel mondo intero, con molti problemi, ma con molta passione. È una cosa unica al mondo, non esiste in nessun altro paese in cui viene messo un commissario a dirigere il calcio, è solo una cosa italiana, è una sconfitta e le risorse per trovare le soluzioni al calcio italiano vanno trovate qui. I presidenti e i dirigenti,e devono trovare". Sono le parole del presidente della Fifa, Gianni Infantino,nel suo intervento presso l’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino in occasione dell’Assemblea Elettiva della FIGC, che prevede all’ordine del giorno l’elezione del Presidente Federale per la parte residua del quadriennio 2016/2020 dopo il Commissariamento dei mesi scorsi. Gabriele Gravina, presidente dimissionario della Lega Pro, è il candidato unico.

"È stata approvata una legge in cui si mette un limite al numero dei mandati, va benissimo. Alla Fifa non c'è voluta una legge, sono state fatte le riforme dall'interno, non serve qualcuno che lo imponga. Se un club non viene ammesso alla Champions ci sono gli organi di giustizia sportiva che decidono e poi il Tas. Perché lo sport e il calcio ha bisogno della tutela di qualcun altro per risolvere problemi che può risolvere al suo interno?", si è chiesto Infantino.

Tutti mi dicono che c'è tanto da fare, ma l'importante è farlo e spero che oggi con nuovo presidente si inizi a fare le cose. La Figc ha bisogno di una leadership forte, che non vuol dire necessariamente avere il consenso unanime di tutti prima di fare qualcosa perché altrimenti non si fa niente. C'è bisogno di un leader forte che parli con tutti, ascolti tutti ma poi decida quello che è meglio per il calcio italiano è solo così si può avanzare". Lo ha detto il presidente della Fifa, Gianni Infantino, all'assemblea federale della FIGC. "Anche se ci si possono fare dei nemici bisogna fare i propri passi. Il programma di Gravina è molto ambizioso e servirà l'aiuto di tutti ora per metterlo in atto. Bisogna che manteniamo e facciamo crescere l'amore della gente per il calcio, penso che sia la responsabilità più grande, mantenere questa passione, noi siamo qui al servizio del calcio, siamo noi a dover servire il calcio è milioni di appassionati. Vorrei ringraziare tutti per quello che fate. Voglio assicurare alla FIGC, al movimento, alle leghe, che la Fifa e qui, il presidente della Fifa e qui con voi per aiutare, risolvere e andare avanti perché il calcio mondiale ha bisogno di una federazione italiana forte", ha concluso Infantino.
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