Il Benevento batte il Cittadella, il Perugia beffa il Carpi. Foggia raggiunto a Padova

Il Benevento batte il Cittadella, il Perugia beffa il Carpi. Foggia raggiunto a Padova
di Vanni Zagnoli
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Sabato 16 Febbraio 2019, 17:40 - Ultimo aggiornamento: 20:58
Il pomeriggio arride al Benevento, terzo con il brivido, per le occasioni finali concesse al Cittadella, al momento fuori dalla zona playoff. superato dal Perugia, pure premiato oltre i propri meriti, a Carpi. Gli emiliani vengono agganciati dal Padova, all’ultimo posto, in rimonta sul Foggia.

Benevento-Cittadella 1-0 Otto i risultati utili per gli stregoni, senza gol 6 delle ultime 7 gare per la squadra di Venturato. 

Improta e soprattutto Settembrini avvicinano il vantaggio, mentre Paleari è attento sulla conclusione centrale di Letizia. Coda si fa vedere tra i sanniti, manca la precisione anche a Branca. Il vantaggio è al 40’, punizione di Buonaiuto, in acrobazia Coda realizza l’11° rete stagionale, anche in maniera fortunosa. Improta manca la porta da fuori, idem Moncini per i patavini. Siega non spaventa il portiere beneventano Montipò, Settembrini sì, di prima intenzione. Diaw in acrobazia esalta proprio Montipò, allo scadere. La terza affermazione in sequenza è dedicata alla memoria di Carmelo Imbriani, ricordato sugli spalti allo stadio Vigorito. Ci stava il pari.

Carpi-Perugia 0-1 
La squadra di Castori attacca senza abbattere la retroguardia di Alessandro Nesta, avrebbe meritato i tre punti, invece è beffata allo scadere. In avvio l’atterramento di Pasciuti sulla sinistra è dubbio, per l’arbitro Maggioni è solo angolo. Koulibaly è attivo per i biancorossi di casa e lo stesso Pasciuti avvicina il vantaggio. La traversa di Poli in acrobazia è l’occasione migliore del match, uno dei superstiti del salto in serie A è insidioso anche con il destro da fuori, per il Carpi. Poi opportunità per Pasciuti, di nuovo per Poli e Kresic. Rigore negato al Carpi. Nel recupero il pallonetto dell’ex Melchiorri è fatale agli emiliani, nell’unica opportunità per il Perugia della ripresa, servito da Verre che sorprende la retroguardia del Grifone. Gabriel salva il successo in due tempi. 

Padova-Foggia 1-1 Un tempo a testa, ma senza grandi occasioni. Dauni insidiosi con Loiacono, in girata di testa, e poi in contropiede. Bonazzoli è in un buon periodo, avvicina il vantaggio su svarione di Ingrosso, l’opposizione di Leali è strepitosa. Il gol è prima dell’intervallo, assist di Mazzeo e sforbiciata al limite di Chiaretti. La reazione biancoscudata è farraginosa, il traversone di Longhi per Bonazzoli non è sfruttato.  Andelkovic sfiora il pari in mischia, Chiaretti manca il raddoppio. L’1-1 è a un minuto dalla fine, di Capello, entrato all’intervallo, con Agnelli a disturbare l’uscita di Leali. Per Bisoli sono tre pareggi in striscia.

Ascoli-Salernitana 2-4 Vantaggio iniziale di Ninkovic per i marchigiani, la squadra di Angelo Gregucci rimonta con Calaiò, Casasola e Jallow, già nel primo tempo. Beretta segna il 2-3 al 48’, allo scadere di nuovo Jallow, tra i fischi dei tifosi di casa. E’ stata la grande serata di Emanuele Calaiò, lanciato titolare, segna dopo 10 mesi e l’ultima volta che aveva timbrato era stato proprio al Del Duca, con il Parma, ad aprile. Poi la squalifica per la chat con due giocatori dello Spezia, a mettere in bilico la promozione dei crociati. “Un gol che meritavo”, dice all’intervallo. Nel finale l’arbitro Minelli ammonisce Simone Ganz per due volte in 2’, per episodi dubbi, e allora esplodono le proteste nei confronti del designatore arbitrale Emidio Morganti, in tribuna. Espulso anche Gregucci.


 







 
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