Firenze, infarto in campo: Mattia muore a 26 anni. Mancini: «Pensiamo a te»

Firenze, infarto in campo: Mattia muore a 26 anni. Mancini: «Pensiamo a te»
di Giorgio Bernardini
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Martedì 16 Aprile 2024, 06:26 - Ultimo aggiornamento: 08:01

Mattia Giani aveva cerchiato il 14 aprile nel suo calendario. La data, quella di domenica scorsa, in cui il calciatore di 26 anni ha avuto un infarto in campo. Sarebbe dovuto essere per lui un giorno di riscatto, quello del rientro da titolare nel campionato di Eccellenza dopo un lungo infortunio. Ieri, dopo i tentativi disperati di tenerlo in vita, i medici si sono dovuti arrendere. È morto all’ospedale fiorentino di Careggi, dove era stato trasferito dopo i primi soccorsi. Lanciotto-Campi contro Castelfiorentino United era dunque la gara in cui Mattia voleva ricominciare. Si giocava in trasferta, a Campi Bisenzio. Sugli spalti c'erano anche i suoi genitori, del resto il calcio è un affare di famiglia: suo fratello, Elia, di due anni più giovane, gioca nel Legnago in Serie C. I racconti di chi ha visto la scena sono chiari. Mattia entra in campo con convinzione, ma al quarto d’ora di gioco arriva uno stordimento inquietante. Azione d’attacco, è lui - la punta - a tirare in porta. Subito dopo barcolla, in pochi secondi si mette la mano sul petto e si accascia sul terreno di gioco. I compagni e gli avversari si accorgono immediatamente di quello che sta succedendo. I soccorsi degli staff delle due squadre sono immediati, tuttavia il giocatore ha smesso di respirare. La corsa dell’ambulanza verso l’ospedale di Careggi, dove morirà 12 ore dopo, è disperata. Era originario di Ponte a Egola (Pisa), dove abitava. Una vera promessa del rettangolo verde. Nel 2015 faceva parte della Primavera dell'Empoli, poi i passaggi al Pisa, al Ponsacco, al Grosseto e al Savona. Nel 2022 era arrivato al Castelfiorentino United. Con una coincidenza dolorosa, il malore che lo ha colpito è avvenuto proprio nel giorno dell'anniversario della morte di Piermario Morosini, calciatore del Livorno che nel 2012 era spirato in seguito a una crisi cardiaca nel corso della partita a Pescara. Era proprio il 14 aprile.

UNA PROMESSA
La morte di Mattia ha sconvolto tutto il mondo del calcio italiano, in maniera particolare il romanista Gianluca Mancini: Elia, il fratello del giocatore scomparso, è infatti fidanzato con la sorella del difensore della Roma, Arianna.

Tra i due c’era un legame particolare, che si nutriva degli incontri estivi a Forte dei Marmi, dove Mancini è solito trascorrere l'estate con la famiglia. Sui social il giallorosso ha condiviso infatti una foto che li ritrae insieme al mare. «Ciao Matti, oggi ogni pensiero va a te», la scritta che accompagna la storia Instagram. Intervengono sui canali social sia le società che le istituzioni, tutte con messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia.

In memoria di Mattia verrà inoltre osservato un minuto di raccoglimento prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni in programma da oggi e per l’intero fine settimana, inclusi anticipi e posticipi. «Esprimo il mio più profondo cordoglio e quello della Federazione ai familiari di Mattia», spiega il presidente della Figc Gabriele Gravina. «L’intero movimento calcistico italiano si stringe attorno a coloro che gli volevano bene, al club Castelfiorentino e agli amici del Comitato Regionale Toscana della Lega Nazionale Dilettanti. Siamo di fronte a una tragedia che ha scosso tutti - sottolinea il presidente federale - avvenuta peraltro nel giorno dell’anniversario della morte del compianto Piermario Morosini e nella stessa giornata in cui ha accusato un malore Evan Ndicka. Negli anni scorsi è stato fatto molto a tutela della salute dei tesserati ed eventi così drammatici ci ricordano come la prevenzione debba essere sempre una priorità».

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