«Partire a fari spenti è determinante, non utile. Con l'eccessivo entusiasmo noi perdiamo subito la realtà, è successo tante volte. Va bene la fiducia nei propri mezzi ma l'arroganza non ha mai pagato -prosegue l'ex ct dell'Italia ai microfoni di 'Radio anch'io Sport' su RadioUno-. La tensione si sente anche se tutti gli azzurri hanno giocato grandi competizioni, e penso anche ai meno giovani. Tranne che nel '78 abbiamo sempre trovato difficoltà all'inizio dei tornei importanti, l'idea di fallire si sente, poi dipende dal carattere dei singoli ma per tutti una certa pressione e anche forte».
Pensando ai 'diavoli rossì che l'Italia affronterà stasera, Zoff aggiunge: «Il Belgio è più forte sulla carta, io vado in campo per fare la mia partita.
L'equilibrio di una squadra è determinante e poi ci deve essere un pò di cuore per vincere. La Germania è tra le favorite assieme alla Spagna che vedremo, anche la Francia è abbastanza robusta. Poi comunque questo Europeo mi sembra abbastanza livellato e aperto a tante soluzioni».
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