Tour, Cavendish padrone della 14esima tappa. Froome sempre più giallo domani si torna a salire

Tour, Cavendish padrone della 14esima tappa. Froome sempre più giallo domani si torna a salire
di Francesca Monzone
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Sabato 16 Luglio 2016, 19:16
Nuovo capolavoro di Mark Cavendish al Tour de France. L’uomo di Douglas ha messo a segno la sua quarta vittoria in questa edizione del Tour e Alexander Kristoff, giunto secondo, ha dovuto alzare le mani di fronte alla potenza di Cannonbal che con questo suo trentesimo successo personale alla corsa gialla ha dimostrato di essere tornato più forte che mai e sempre più vicino al record di Merckx. Terzo posto per Peter Sagan: il campione del mondo in carica mantiene anche la maglia verde della classifica a punti mente Chris Froom è sempre più in giallo. Per quanto riguarda gli uomini di classifica, appunto, oggi è stata una tappa di riposo per loro grazie anche all’andatura particolarmente lenta del gruppo. Tutti hanno potuto risparmiare forze per la frazione di montagna di domani.

Il Tour de France è ripartito con quel dolore che l’organizzazione ha voluto ricordare con un minuto di silenzio alla partenza e rappresentare con un grande cuore all’interno del quale è stato dipinto il tricolore francese. La corsa non si ferma e i corridori in gruppo hanno parlato di quanto accaduto. Una fuga oggi come spesso accade in queste tappe interlocutorie dove i chilometri percorsi sono stati 208, da Montelimar a Villars les Dombes Parc des Oiseaux.

Quattro uomini in fuga, lo svizzero Elmiger, lo statunitense Howes, il francese Roy e l’italiano Benedetti. Gli ultimi due fuggitivi ad essere stati ripresi dal gruppo che si preparava alla volata sono stati Elmiger e Roy. Loro, soddisfatti del lavoro fatto e dei chilometri trascorsi in fuga, si sono salutati con una stretta di mano poco prima di essere riassorbiti dal plotone.

Il finale, penultima opportunità per i velocisti prima della frazione di Berna martedì, aveva un epilogo difficile con tre chilometri di rettilineo dove i treni dei velocisti erano fondamentali. Ha pagato pegno Alexander Kristoff che non ha potuto contare sull’aiuto fondamentale di Morkov ritirato al termine della prima settimana dopo essere caduto nella prima frazione. Il campione norvegese, nonostante il lavoro dei compagni Haller e Guarnieri, si è dovuto accontentare del secondo posto ammettendo poi al traguardo la supremazia di Cavendish.
L’uomo-missile, Cavendish appunto con i suoi 31 anni, a differenza degli avversari più giovani può contare su quell’esperienza che contraddistingue il campione di lunga data. La sua è stata una vera e propria esplosione che ha sorpreso tutti. Non era nelle primissime posizioni e uscendo all’improvviso e senza l’aiuto di compagni di squadra ha dato il via a quell’accelerazione difficile da imitare.

Polemiche sul traguardo ci sono state da parte del tedesco Kittel della Etixx Quick Step, convinto di aver subito una irregolarità di Cavendish che lo avrebbe stretto. La giuria ha poi confermato la vittoria del britannico dopo aver controllato i filmati dello sprint finale. In questa corsa non delude neanche Sagan che dopo la vittoria davanti a Froome oggi è salito sul terzo gradino del podio.

Domani i protagonisti saranno gli uomini di classifica con la quindicesima frazione dove si tornerà a salire con 160 chilometri da Bourg en Bresse a Culoz. Sarà una tappa particolare perché non ci sono tratti in pianura. Dalle salite si passerà direttamente alle discese. Froome domani potrebbe decidere di difendere la sua posizione senza dover attaccare, anche se, considerando la determinazione dimostrata in questi giorni, se ci sarà l’occasione darà spettacolo.

Quintana, che non abbiamo visto in una forma ottimale, dovrà inventarsi qualcosa altrimenti rischia di perdere altre posizioni in classica. In casa Movistar domani potrebbe figurare bene il compagno di squadra del colombiano, Alejandro Valverde, che nonostante l’impegno al Giro d’Italia sembra essere in piena forma.
Aru in decima posizione e Rodriguez in tredicesima sembrano i due corridori che hanno accusato di più le tappe di montagna dei giorni precedenti. Anche loro se vogliono guadagnare tempo prezioso domani dovranno farsi vedere. Tornando alla tappa di domani le asperità di giornata saranno 6. Si comincerà con la Col du Berthiand di prima categoria e una pendenza media del 8,1%, sarà poi la volta del Col du Sappel e subito a seguire il Col de Pisseloup, rispettivamente di seconda e terza categoria. La quarta salita sarà il Col de la Rochette sempre di terza categoria e poi dopo due salitelle sarà il momento più duro della corsa. I corridori dovranno affrontare il Grand Colombiere una salita Hors Categorie di 12,8 chilometri con una pendenza media al 6,8%. Poi ci sarà una lunga discesa prima di salire a 14 chilometri dal traguardo su Lacets du Grand Colombiere. Questa ultima salita dopo aver percorso 146 chilometri potrebbe mettere in crisi diversi corridori.

Arrivo, 14esima tappa Montelimar-Villars des Dombes:
Cavendish (Gbr/Sky), 2. Kristoff (Nor/Katusha) s.t., 3. Sagan (Svk/Tinkoff) s.t., 4. Degenkolb (Ger/Giant Alpecin) s.t., 5. Kittel (Ger/Etixx Quickstep) s.t., 6. Greipel (Ger/Lotto Soudal) s.t., 7. Coquard (Fra/Direct Energie) s.t., 8. Cimolai (Ita/Lampre Merida) s.t., 9. Laporte (Fra/Cofidis) s.t., 10. Dumoulin (Fra/Ag2r La Mondiale) s.t.

Classifica generale:
Froome (Gbr/Sky), 2. Mollema (Ola/Trek Segafredo) a 1'47'', 3. Yates (Gbr/Orica Bikexchange) a 2'45'', 4. Quintana (Col/Movistar) a 2'59'', 5. Valverde (Spa/Movistar) a 3'17'', 6. Vangarderen (Usa/BMC) a 3'19'', 7. Bardet (Fra/Ag2r La Mondiale) a 4'04'', 8. Porte (Aus/BMC) a 4'27'', 9. Martin (Irl/Etixx Quickstep) a 5'03'', 10. Aru (Ita/Astana) a 5'16''.
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