Settecolli, Pellegrini in finale nei 100 stile libero. Milli il migliore nei 100 dorso

Settecolli, Pellegrini in finale nei 100 stile libero. Milli il migliore nei 100 dorso
di Piero Mei
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Sabato 30 Giugno 2018, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 17:39
ROMA Federica Pellegrini allunga la distanza del giorno prima: sui 100 stile libero è altro che sui 50 di qualsiasi stile, giacché ha la seconda vasca che non perdona. Oggi sarà in finale al Sette Colli. Saranno da vedere anche Simona Quadarella e Gregorio Paltrinieri, impegnati nei rispettivi 800. E poi i 100 stile libero con Luca Dotto che ha il secondo tempo, i 400 misti con Ilaria Cusinato, i 50 rana con Fabio Scozzoli. Tutto sotto i pini di Roma dalle 19 in poi.

IL TEMPO DI MATTEO
Matteo Milli è il solo sotto i 55 secondi nei 100 dorso: suo il miglior tempo di qualificazione alla finale, 54.79. “E con la corsia vuota a fianco”, sorride: vuole un tempo che “costringa” il cittì Butini a portarlo a Glasgow. Sarà battaglia oggi pomeriggio. Perché Cristopher Ciccarese (55.41) vuol festeggiare alla grande il compleanno che è oggi e “nella piscina più bella del mondo”, che è quello di casa sua, essendo romano come Milli. Sembra poco convinto Simone Sabbioni (55.42), che si fece biondo per una scommessa persa ma “non lo faccio più”. E quanto a scommesse per Glasgow vedrà nell’immediata vigilia se e cosa promettere come fioretto da podio: “Tutto è finalizzato a Glasgow”.

BRAVE RAGAZZE
Tre in finale nei 100 dorso delle donne: la più veloce è la Zofkova (quarto tempo, 1:00.08), quinto per Slvia Scalia fresca di record italiano sui 50 dorso (l’ha tolto ad Elena Gemo proprio il giorno del ritiro di quest’ultima) e sesto per Margherita Panziera. Tre ragazze in finale anche nei 400 misti con Ilaria Cusinato che s’è allenata fra una prova d’esame e l’altra (ha appena dato l’orale alla maturitè: voto? “Penso di prendere il massimo”. Ilaria punta al 100), miglior tempo 4:41.37, Carlotta Toni e Alessia Polieri . E due promosse nei 100 farfalla, Elena Di Liddo e Ilaria Bianchi. 58.73 e 58.81 rispettivamente, in una gara contro la Sjostroem.

L’AMICO A BORDO VASCA
A bordo vasca un grande del recente passato: Ian Thorpe. Oggi è impegnato nella guerra alla pklastica in mare, ma non solo. Mondiali e Olimpiadi nel suo palmares, piedoni di numero 51, la fortuna dalla sua parte l’11 settembre a New York quando andava da turista alle Torri Gemelle ma, dimenticata la macchina fotografica in albergo, tornò indietro e vide da lontano gli aerei dell’attentato che distruggevano il World Trade Center. Per Ian applausi nostalgici e nostalgici incontri, con Massimiliano Rosolino e Filippo Magnini. Il suo finale “Ciao ragazzi” ha avuto il massimo consenso.

LA SECONDA VASCA DI FEDERICA
“Non ci speravo neanche un po’: a inizio settimana ho registrato per la tv in orari strambi; ma non volevo mancare qui. E sono contenta di questi 100” ha detto Federica dopo il 54.05. “Prendiamo quel che arriva, la mia non è una preparazione continua; dovevo staccare un po’, magari nei prossimi due anni metterò più energia. Farò un anno buona e tranquilla. Poi ne verranno due duri. Per ora ebo impormi di accontentarmi di quel che viene” ha detto ancora Federica che sta lavorando sulla prima vasca, perché la seconda le viene già benissimo. Pensate se ce ne fossero ancora una terza e una quarta… Non è detto. Anzi: forse è solo detto, ma poi quanto a fatto può essere un altro discorso.

Il tempo di Federica è il quarto del mattino dietro Sjostroem, 53.59. Blume 53.72 e Hemskeerk, 53.96. Finalista con l’ottavo tempo anche Erika Ferraioli.

LUCA SOTTO I 49
Luca Dotto nuota i 100 stile libero in 48.95; sotto i 49 scendono lui e Pedro Spajari, brasiliano, 48.80. In finale due azzurri e mezzo: oltre Luca, anche il gigante Miressi ed il prossimo azzurro Santo Condorelli. Luca è contento: “Fare sotto i 49 sotto carico è molto buono, è quel che volevo. Queste gare servono molto: è un bell’allenamento prima di un impegno internazionale perché la gara chiede adrenalina, quando ti alleni sei più tranquillo. Ho nuotato bene, in progressione. E ora una bella finale con tempi di valore mondiale”. Visto Thorpe? “Sì, è sempre emozionante; avevo 10 anni ero ragazzino e mi alzavo la notte per vedere le gare di Sydney. E poi nel 2012 ho anche avuto la fortuna di incontrarlo in vasca a Riccione e l’ho battuto” sorride.

EFIMOVA “DEVASTANTE PERO’…”
Arianna Castiglioni e Martina Carraro sono in finale nei 50 rana che Yulia Efimova domina, come fa nello stile su tutte le distanze. Era un loro mito, dicono, ma dopo che l’hanno beccata due volte per doping non le credono più. “E’ una atleta come le altre, ma non può più essere un modello” dicono della bellissima russa che, da parte sua, fa finta di niente.

SCOZZOLI VERSUS PEATY
Fabio Scozzoli ha il terzo tempo per la finale dei 50 rana, ma c’è Peaty…

Risultati e programma sul sito www.federnuoto.it
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