«La data del 7 ottobre non è una scadenza per l'impostazione del dossier, mentre lo è quella del 3 febbraio, limite ultimo in cui bisogna avere tutte le carte in regola». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando a margine della Giunta nazionale odierna. Il passaggio del 7 ottobre riguarda la consegna della seconda parte del dossier al Cio e prevede «il semplice invio tramite pec di una serie di firme che riguardano le garanzie di governo, Regione, Comune di Roma e Coni», ha precisato Malagò. Secondo il quale «se decidiamo, per esempio, di fare le gare di scherma in un posto diverso da quello indicato dal dossier, possiamo tranquillamente modificare entro febbraio». «Qui lo dico e qui lo nego - ha concluso il numero uno dello sport italiano -, ci sono stati anche esempi in cui si sono fatti dei cambiamenti su impianti a Olimpiadi assegnate, per motivi straordinari: è successo a Rio e succederà a Tokyo 2020. Si può fare, ma io non lo trovo serio».
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