Piccinini: «Mi sento come Buffon. Eterni, decisivi e ci mettiamo l'anima»

Piccinini: «Mi sento come Buffon. Eterni, decisivi e ci mettiamo l'anima»
di Redazione Sport
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Lunedì 11 Aprile 2016, 20:21
«Sì, mi sento come Buffon. Eterni, decisivi, ci mettiamo l'anima e siamo di supporto ai giovani». Il tempo per Francesca Piccinini sembra non passare mai, così come per il portiere della Juventus. Un'amicizia di lungo corso tra i due, nati a pochi mesi e pochissimi chilometri di distanza. A 37 anni la Piccinini resta ancora lì, sul tetto d'Europa e con il premio di mvp tra le mani, esattamente dove l'avevamo lasciata con Bergamo nel 2010. «Allora avevo deciso di non giocare più in Europa - spiega all'Ansa mentre si gode una giornata di meritato relax - ma quest'anno ho scelto di rimettermi in gioco. Tutte le vittorie sono belle, ma questa è stata magica. Magari sarà l'ultima Coppa Campioni della mia carriera, quindi festeggiamola a dovere». Sesta Champions nella sua bacheca personale, la prima nella giovane storia di Casalmaggiore, comune di 15mila anime bagnato dal Po all'estremo confine della provincia di Cremona. «Ma non chiamateci miracolo. Siamo la squadra campione d'Italia in carica, abbiamo lavorato molto duramente e il risultato delle Final Four è netto». In tribuna ad osservarla c'era il ct Marco Bonitta che l'ha convocata tra le 20 azzurre per il Preolimpico che si disputerà a Tokyo a maggio: «Spero che abbia ricevuto sensazioni positive. Spero abbia visto 13 leonesse, allenatore compreso, che con il sorriso, l'umiltà e la disponibilità hanno saputo avere la meglio di 12 fenomeni. Stamattina mi ha mandato un messaggio per congratularsi, gli ho detto che ho ancora tenuto dei colpi in serbo per la Nazionale».

Rio sarebbe la quinta Olimpiade per la Piccinini, donna dei record: «Ho tutte le medaglie, manca solo quella dei Giochi e io credo nei sogni. Da domani si torna in palestra, c'è ancora lo scudetto da vincere con Casalmaggiore. Centrare la doppietta sarebbe il miglior segnale da mandare al ct». Ancora sulla cresta dell'onda nello sport, la Piccinini intanto prepara il suo futuro quando deciderà di smettere: «Tre anni fa ho iniziato una collaborazione con Liu Jo per una linea di vestiti sportivi.
Il mondo della moda mi piace molto, magari ci resterò. Come modella? Non sono mica vecchia, ma lascerò sfilare le altre». Intanto a Casalmaggiore non si parla d'altro. Il rosa la fa da padrone per omaggiare l'impresa della Pomì. Ieri sera la festa si è protratta fino a tarda notte e questa mattina il paese si è levato di buonora per andare a lavorare. «È stato il delirio - spiega la schiacciatrice della Pomì Lucia Bacchi, nata proprio a Casalmaggiore -, c'era l'intero paese. Ho ancora il sorriso ebete stampato in faccia. Avevo già vinto la Coppa Campioni nel 2009, ma questa volta è tutto diverso: Bergamo era una squadra abituata a vincere certi trofei, mentre qui è stato quasi inaspettato, in punta di piedi. Il trionfo del gruppo, del gioco d'insieme». E il presidente Massimo Boselli Botturi intanto tifa per il Leicester: «Se Ranieri vincerà la Premier League sarò lieto di invitarlo qui a Casalmaggiore. Sarebbero due favole con il lieto fine diventate realtà».
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