Pallanuoto, la Pro Recco abbraccia il mito Rudic

Pallanuoto, la Pro Recco abbraccia il mito Rudic
di Marco Callai
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Venerdì 15 Giugno 2018, 12:57
Per l’International Swimming Hall of Fame, si tratta di "uno dei migliori, se non il migliore, allenatore di pallanuoto che abbia mai calcato il bordo piscina”. A ottobre, a 70 anni suonati, farà il suo esordio alla guida di un club. Il più vincente, con 32 scudetti, 13 coppe Italia, 8 coppe dei Campioni e 6 supercoppe europee. Strano, vero? No, se l’allenatore in questione, annunciato oggi dal presidente Maurizio Felugo con l’avallo del patron Gabriele Volpi, è Ratko Rudic.

Il tecnico croato non potrà vantare scudetti o coppe dei campioni ma nessuno possiede la sua esperienza internazionale e, soprattutto, un palmares più prestigioso del suo. Quattro ori olimpici, tre titoli mondiali e tre europei vinti con Jugoslavia, Italia e Croazia. E’ legata a Rudic la storia della Nazionale più forte di sempre, quella di Ferretti, Porzio e dell'attuale CT Campagna. La vittoria all’Olimpiade del 1992 contro la Spagna, domata a casa sua nella piscina di Barcellona dopo 3 estenuanti tempi supplementari. E poi, ancora, gli Europei 1993 e 1995, i Mondiali 1994, il bronzo ad Atlanta 1996… Un cammino esaltante, interrotto bruscamente alle Olimpiadi di Sidney con l'eliminazione ai quarti contro l'Ungheria, una lunga squalifica dovuta al coinvolgimento in una rissa e il conseguente esonero. 

Le strade della Pro Recco e di Ratko Rudic si incrociano all’indomani della grande delusione biancoceleste: il più titolato club pallanuotistico, leader incontrastato del campionato italiano da 13 anni con la più lunga striscia di successi consecutivi (73) dello sport italiano, è a secco di trionfi europei nell’ultimo triennio. Sabato sera, nell’amica piscina genovese della Sciorba, la sconfitta in finale contro i greci dell’Olympiakos risulta decisiva ai fini della “scossa” tecnica: addio al serbo Vujasinovic, benvenuto Ratko.

Il croato, abituato anzi esaltato dalle grandi sfide, certo non si spaventa di fronte al macigno di speranze e aspettative caricato sulle sue spalle dalla dirigenza.  Obiettivo Champions? "Quando prendo una squadra la porto sempre a vincere. Ho percepito una bellissima atmosfera e un entusiasmo contagioso qui a Recco, fattori determinanti nella mia scelta: voglio riportare questa società ai livelli che merita”. Hannover, sede della Final Eight della Champions League 2019, sarà il primo, fondamentale, test delle rinnovate ambizioni.   
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