BACHECA RICCA
Rudic ha vinto quattro Olimpiadi con tre nazionali diverse: la “sua” Jugoslavia, nell’84 e nell’88, la “sua” (e nostra) Italia nel ’92, e la “sua” Croazia (battendo in finale proprio il Settebello di Campagna, il Maestro e l’Allievo, storia da fiction su Netflix) nel 2012. In mezzo ha allenato anche gli Stati Uniti, obiettivo Pechino 2008 ma venne nel frattempo l’irresistibile “richiamo della foresta” della Croazia e non poté negarsi) e infine il Brasile per Rio, ultimi suoi Giochi. Anche da giocatore era stato in vasca, da jugoslavo, alle Olimpiadi. Dal ‘68 all’‘80 fu sempre in lizza: quando non giocò non fu che per causa d’infortunio. La Pro Recco era una sfida seminuova per lui: aveva allenato solo un club, trent’anni prima, il Partizan, con cui aveva vinto otto volte il campionato nazionale. Sulla panchina azzurra non era stato “soltanto” oro a Barcellona, nel caldo delle piscine Picornell, sei tempi supplementari, un re, Juan Carlos, costretto alle amare lacrime della sconfitta, la ciliegina sulla torta di grandi Giochi spagnoli andata di traverso: quella finale era stata messa come evento di chiusura, sceneggiando in anticipo il trionfo che non ci fu per le “furie”. Ci fu per Ratko e i suoi ragazzi, tutti in acqua appassionatamente. I suoi ragazzi! Capitava, ai raduni azzurri di quei tempi, che Rudic si presentasse un po’ sovrappeso ed avesse in programma non solo la preparazione atletica e tecnica del Settebello (fu il primo a introdurre la video analisi, fra l’altro) ma anche il personale dimagrimento. Così la mattina convocava presto la “ciurma” per una colazione velocissima e poi tutti in campo. Proprio in campo, non in vasca: un’ora di calcetto alla quale partecipava con tutto il suo agonismo. Poi in vasca: loro, la “ciurma”, per otto ore. Lui a bordo vasca, recuperava le energie, tanto i chili voluti li aveva già sudati prima. Ora poteva insegnare. E ha insegnato davvero tanto.
I CAMPIONATI SI FERMANO
E nel giorno dell’addio di Rudic si ferma anche la pallanuoto italiana tutta. La Fin, nel tardo pomeriggio, comunicava la chiusura - «non essendo possibile garantire la ripresa in tempi brevi» - di tutti i campionati nazionali di pallanuoto 2019/2020 di serie A1, A2 e B, sia maschili sia femminili. Titoli non assegnati e blocco delle promozioni e delle retrocessioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA