Il primo vincitore di Strade Bianche sul lastrico. Il tribunale di Liegi dimentica di svincolare i conti dì Kolobnev

Il primo vincitore di Strade Bianche sul lastrico. Il tribunale di Liegi dimentica di svincolare i conti dì Kolobnev
di Francesca Monzone
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Mercoledì 29 Gennaio 2020, 20:47 - Ultimo aggiornamento: 21:05

Il primo vincitore di Strade è stato ridotto sul lastrico dal Tribunale di Liegi. Il russo Alexander Kolobnev, che nel 2007 vinse la prima edizione della classicissima, che partirà tra pochi giorni, dopo l’assoluzione dal caso Liegi-Bastogne-Liegi, ancora non è tornato in possesso dei conti bancari. Difatti tutti i beni ad oggi risultano ancora congelati dal tribunale belga.
Alexander Kolobnev nel 2012 era stato accusato di frode sportiva con Alexander Vinokourov, per la Liegi-Bastogne-Liegi del 2010. In quella corsa il kazako vinse davanti a Kolobnev e Gilbert. Per il tribunale di Liegi, Kolobnev aveva lasciato vincere Vinokourov in cambio di soldi, per questo il 4 settembre del 2012 al russo della Katusha, vennero congelati tutti i conti bancari. Dopo 7 anni di udienze e di rinvii, lo scorso 5 novembre il tribunale di Liegi aveva assolto, con formula piena i due accusati, ma i conti di Kolobnev ad oggi risultano ancora bloccati. A fare richiesta di sblocco era stato il legale di Kolobnev, l’avvocato Reynders lo scorso dicembre e il magistrato, che si era occupato dell’accusa, aveva dato conferma di aver già provveduto allo svincolo. A gennaio invece l’amara scoperta. Dalla banca in Svizzera era arrivata la comunicazione che il magistrato, non aveva mai inviato comunicazione per scongelare i conti di Kolobnev, che ad oggi si vede negato il diritto di riavere il possesso dei propri beni. Sia la banca che il legale rappresentante dell’ex corridore, avevano chiesto spiegazioni al tribunale di Liegi, che però non ha mai fornito risposta. Kolobnev nel frattempo, è stato costretto a indebitarsi per far fronte a tutte le spese processuali e adesso, anche se innocente, è in gravi difficoltà economiche, solo per una mancata comunicazione del tribunale. Sicuramente questo è un fatto anomalo e di difficile interpretazione, perché rimane incomprensibile l’atteggiamento di un tribunale, che dopo un’assoluzione piena, ha lasciato congelati i beni di una persona ritenuta innocente
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