Per fermarli si è fatto riferimento, precisa una nota del Cio, alle conclusioni delle due commissioni presiedute da Samuel Schmid e Denis Oswald, per approfondire parte del rapporto McLaren, quella riguardante il cosiddetto 'doping di Statò, ovvero il coinvolgimento di oltre mille atleti russi in un sistema volto a insabbiare casi di positività a controlli antidoping. Sia la federazione russa che Vylegzhanins a titolo personale hanno annunciato che faranno ricorso al Tas di Losanna, nel caso del vice-campione olimpico ora 'stoppatò con procedura d'urgenza perché vorrebbe partecipare a PyeongChang. «Non hanno prove - ha detto Vylegzhanins - e non ho fatto nulla di sbagliato. Continuerò ad allenarmi, perché credo ancora nella possibilità di andare ai Giochi in Corea».
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