Open Championship 2022, Filippo Celli vince la Silver Medal come miglior dilettante, trionfo con record di Smith

British Open, Filippo Celli vince la Silver Medal come miglior dilettante
di Stefano Cazzetta
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Domenica 17 Luglio 2022, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 23:18

ST.ANDREWS (Scozia) – Cameron Smith e Filippo Celli. Eccoli i vincitori del 150° Open Championship, di golf, quarto e ultimo major stagionale. L’australiano, 28 anni, dopo le prove generali al Masters e una serie di vittorie stagionali, si è aggiudicato meritatamente il suo primo major, battendo allo sprint un deludente Rory McIlroy. Ha vinto con -20, nuovo record per l’Open a St.Andrews, che soppianta il -19 di Tiger Woods nel 2000. L’australiano fa festa, il nordirlandese deve recriminare per l’ennesima occasione sprecata. Era partito con 4 colpi di vantaggio, ma ha segnato solo 2 birdie nell’ultimo giro. Troppo pochi per contrastare la rimonta dell’australiano che di birdie ne ha messi a segno 8. Ma il golf è questo. Può fare molto male, ma, ovviamente, può andare molta gioia.

Per esempio: se sei un bambino e ti piace il golf, che cosa puoi sognare? Di giocare a St.

Andrews, sull’Old Course, in un Open Championship. Ecco, a volte i sogni si avverano, a patto di meritarli. Perché, nella realtà, ci devi mettere del tuo. Filippo Celli, romano, 21 anni, è il vincitore della Silver Medal nel 150° Open Championship. Ha consegnato uno score di -5 (74 67 71 71) e si è piazzato al 47° posto nell’ultimo major stagionale, che poi è il più antico, il più suggestivo, il più impregnato di storia. Prima di lui ci era riuscito solo un altro italiano, Matteo Manassero nel 2009 a Tunberry.

Celli si è lasciato alle spalle non solo gli altri amateur che avevano superato il taglio, ma anche tanti campioni. Perché qui, a St.Andrews, c’erano tutti i migliori giocatori del mondo. Proprio tutti. Vederlo attraversare lo storico Swilcan Bridge e avviarsi sul green della 18 tra gli applausi del pubblico più competente del mondo e poi vederlo alla cerimonia di premiazione al fianco del vincitore della Claret Jug deve riempire fi orgoglio chiunque ami lo sport, qualunque sia la disciplina. La Silver, nel corso degli anni, è stata vinta dai più grandi giocatori: Olazabal, Woods, McIlroy, Fizpatrick, per fare qualche nome.

Ovvia la gioia di Celli, a fine, giro inseguito da una marea di intervistatori. <E’ stato fantastico – dice. E sono felice di condividere la mia gioia con il mio coach e caddie Alberto Binaghi, che aveva già portato alla vittoria Matteo Manassero. A far festa con lui c’era un volto gruppo di italiani, capitanati soprattutto da una scatenata zia Teresa che ha imperversato per tutto il campo, intrufolandosi ovunque, scattando migliaia di foto, urlando a più non posso. Ma, siccome il golf è una passione (e forse qualcosa di più), sapete che cosa ha fatto Celli appena gli è stato possibile? E’ corso in campo a seguire le ultime buche di Rory McIlroy, il suo idolo. Come un ragazzo normale, che però ha appena fatto una cosa eccezionale.

Nel frattempo, concludeva il suo giro Francesco Molinari. Finalmente soddisfatto. Quasi liberato un un pesante fardello. Il più forte giocatore italiano ha chiuso a -10 in 15ma posizione (73 71 66 68). Un po’ di luce dopo tanto buio. Un campione ritrovato nel giorno in cui, forse, l’Italia ne scopre un altro in rampa di lancio.

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