La maglia rosa del Giro Donne dedicata ai rifugiati del mondo

La maglia rosa del Giro Donne dedicata ai rifugiati del mondo
di Cristiano Sala
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Martedì 14 Giugno 2022, 19:09

Qui la fuga è per la vittoria, altrove è per la vita. Il Giro Donne 2022 sta per iniziare, 144 atlete pedaleranno per 1000 chilometri alla conquista della maglia rosa. La stessa che verrà donata all'UNHCR il prossimo 20 giugno in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. L'agenzia Onu, due volte premio Nobel per la Pace, indosserà virtualmente uno dei simboli del ciclismo per ricordare anche agli sportivi il suo impegno nel mondo per oltre 90 milioni di persone. Roberto Ruini, Direttore del Giro Donne e fondatore di PMG Sport/Starlight che organizza l'evento, spiega il motivo di questa partnership così speciale: «E' una scelta che si basa sulla volontà di tenere alta l'attenzione del dramma che l'Ucraina sta vivendo, quello di milioni di rifugiati seguiti proprio dall'UNHCR. Facendo sport mi sono chiesto come poter dare un segnale di vicinanza soprattutto alle donne e ai bambini. Così abbiamo deciso di consegnare la maglia rosa, il simbolo della passione, della volontà e del sacrificio».

Giro Donne 2022, dove vederlo in tv e streaming


Per la prima volta nella storia la tv trasmetterà in diretta il Giro Donne: «Oggi il ciclismo femminile non ha nulla da invidiare in termini di spettacolo a quello maschile. E' un orgoglio sapere che grazie alla diretta su Rai 2, 180 paesi nel mondo potranno seguire il ciclismo femminile lungo il territorio italiano». Ruini, insieme alla PMG Sport/Starlight, ha lavorato parecchio per un evento atteso da mesi: «Portare 700 persone in una carovana è sicuramente l'aspetto più complicato. Puntiamo molto sulla sicurezza e tanta qualità tecnica nel percorso, dettagli importanti curati anche grazie alla collaborazione delle istituzioni che ci hanno aiutato tanto soprattutto con la viabilità». Un primo obiettivo è stato già centrato: «Non mi aspettavo un interesse così grande delle aziende, degli sponsor, verso lo sport femminile.

La consapevolezza su questo settore è cambiata, sono milioni le donne che praticano il ciclismo: vivere il tempo libero a contatto con la natura, con la sostenibilità, è un elemento importante. La bicicletta rappresenta tutto questo».

Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l'Italia, la Santa Sede e San Marino, ritirerà la maglia rosa a Roma al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi durante una tavola rotonda per cercare soluzioni innovative a una crisi senza precedenti: «Questa maglia ha un importante valore simbolico. Ci sono oggi più di 100 milioni di persone in fuga nel mondo a causa di guerre, persecuzioni, violenze. La metà sono donne e ragazze. L'ultimo esodo ucraino ci ha ricordato ancora una volta la forza e la resilienza di queste donne. Per UNHCR la partnership con il Giro Donne e la donazione della maglia rosa rappresentano un'importante espressione di solidarietà e di condivisione». Il messaggio è potente: «Lo sport è cruciale per esprimere e nutrire il talento dei rifugiati e delle rifugiate. Le discipline sportive incarnano le speranze e le aspirazioni delle milioni di persone che nel mondo sono state sradicate da guerre e persecuzioni. Ci ricordano che tutti hanno la possibilità di avere successo nella vita. Lo sport può aiutare i giovani costretti alla fuga a rafforzare le proprie condizioni psico-fisiche, a scambiare esperienza e creare legami con i giovani delle comunità ospitanti». Il Giro Donne prenderà il via il 30 giugno da Cagliari, chiusura a Padova il 10 luglio dopo aver attraversato Sardegna, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. L'evento che vedrà gareggiare 24 delle migliori squadre al mondo, sarà trasmesso dalla RAI, da Discovery/Eurosport e dal Global Cycling Network (GCN+). La competizione sarà visibile in oltre 200 Paesi nel mondo nei 5 continenti.
 

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