Dal boom di Benigni ai flop dei talk:
per la tv un anno da roulette russa

Dal boom di Benigni ai flop dei talk: per la tv un anno da roulette russa
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Martedì 30 Dicembre 2014, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 12:31
Il 2014 è stato di importanti cambiamenti nel panorama televisivo italiano, non tanto per il telemercato che, rallentato dai venti di crisi, non ha visto grandi colpi di scena (tranne il passaggio di Giovanni Floris dalla Rai a La7 e poche altre sorprese), ma per nuove tendenze che si vanno acuendo, come una

certa stanchezza della tv generalista e la concomitante crescita di nuova fruizione 2.0 della tv. Sicuramente il top dell'anno, con un mix senza uguali tra qualità del prodotto e quantità di pubblico, possono essere considerate le due serate evento di Roberto Benigni dedicate ai Dieci Comandamenti, in onda su RaiUno il 15 e il 16 dicembre, che hanno raccolto grandi ascolti ( 9.104.000 spettatori e il 33,24% di share la prima puntata, 10.266.000 spettatori e il 38,32% di share la seconda) ma anche tanti elogi, compresi quelli di Papa Francesco che ha telefonato a Benigni per complimentarsi.



Subito dopo le due serate evento, primo programma di intrattenimento più visto della stagione è Tale

Quale Show, giunto quest'anno alla quarta stagione. Il varietà condotto da Carlo Conti e prodotto da

Endemol Italia ha ottenuto una media di 5.911.000 spettatori con il 26,29% di share, la più alta di

sempre. Ottimi anche i risultati tra il pubblico più giovane: nel target 15-24 anni il programma ha sfiorato il 29% di share (dato straordinario per RaiUno).



La top 20 delle fiction più viste del 2014 è tutta occupata da titoli andati in onda su Rai1, con in vetta il "Don Matteo 9" di Terence Hill che vanta una media delle 13 puntate andate in onda di 7.922.000

telespettatori. E per trovare un titolo della concorrenza bisogna arrivare al 25mo posto, dove si trova "Angeli - Una storia d'amore", il tv movie di Canale 5 con Raoul Bova e Vanessa Incontrada visto da 4.722.000 telespettatori. Dopo l'amatissimo prete-investigatore interpretato da Terence Hill, al secondo

posto si piazza "Un'altra vita" (con una media delle 6 puntate di 7.054.418 telespettatori), al terzo

"L'oro di Scampia" (visto da 6.835.243 spettatori), al quarto "Che Dio ci aiuti 3" (10 puntate viste in

media da 6.695.305 spettatori), al quinto "Non è mai troppo tardi" (con una media delle 2 puntate di

6.406.041 spettatori), al sesto "Braccialetti rossi" (6 puntate viste in media da 6.283.826 spettatori,

vero caso per il suo impatto sul pubblico giovane), al settimo "Non aver paura - Un'amicizia con Papa

Wojtyla" (visto da 6.184.736 spettatori), all'ottavo "Fuoriclasse 2" (4 puntate da 6.180.454), al nono

"Una Ferrari per due" (con 6.164.595 spettatori), al decimo "Il giudice meschino" (con 2 puntate viste in

media da 6.046.899 spettatori).



Secondo programma di intrattenimento più visto di prime time è, invece, la novità "Tu sì que vales", format Endemol prodotto dalla Fascino e in onda il sabato su Canale 5, che non ha fatto rimpiangere "Italia's got talent" e ha registrato una media di 5.010.000 spettatori e del 23,70% di share.



Su RaiDue molto bene "The Voice of Italy" (Toro Produzioni), anche grazie all'affiatiamento creatosi

tra i quattro coach (Raffaella Carrà, Piero Pelù, Noemi e J-Ax) e alla sopresa della concorrente e poi

vincitrice in abito talare Suor Cristina. Sulla seconda rete bene anche "Made in Sud" (Tunnel Produzioni),

con una media di quasi il 10% di share (9,79%) e di 2.278.000 spettatori.



Conferme su RaiTre per due dei programmi di punta della rete: "Che tempo che fa" (Endemol) e "Chi l'ha

visto" (produzione interna Rai) viaggiano entrambi su un'ottima media di oltre 3.200.000 spettatori. Che

tempo che fa ottiene ottimi risultati nei target più pregiati e, quest'anno, ha avuto puntate che

hanno superato i 4 milioni di spettatori e il 14% di share. Che tempo che fa, dove quest'anno sono già

intervenuti, tra gli altri, gli U2, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e Sophia Loren, risulta

anche il programma più visto in ascolto medio di RaiTre nell'intera giornata dall'inizio della stagione.



Sulla tv satellitare grande annata per "X Factor" (che ha avuto ascolti record ed ha visto il vincitore Lorenzo Fragola promosso direttamente tra i Big in gara al Festival di Sanremo 2015) ed ottimo esordio anche per la nuova edizione del "Masterchef" italiano mentre cresce l'attesa per l'esordio della rima

edizione Sky di "Italia's Got Talent" (Fremantle Media Italia) in arrivo con l'anno nuovo. Ma non si può

non menzionare il grande successo anche internazionale di "Gomorra la serie".



Altre novità, nel panorama della tv non generalista è l'approdo di alcuni noti conduttori alla nuova Agon Channel, tv italiana che trasmette dall'Albania e che vede nel suo palinsesto Simona Ventura,

Sabrina Ferilli e Pupo, per citarne alcuni.



Quanto agli insuccessi, in primo piano c'è senz'altro la crisi dei talk, causata con tutta probabilità da un ulteriore aumento dell'offerta in un momento in cui era già in crisi la domanda. Non si può parlare infatti parlare di gran successo per il "Ballarò" di Massimo Giannini, in onda su RaiTre, ha, finora (al 23 dicembre), una media di del 6,92% di share e di 1.601.000 spettatori (nettamente inferiore a quella registrata fino allo scorso anno dal programma, allora condotto da Giovanni Floris). Ma, a Floris, non va meglio su La7.



"Di Martedì" ha una media di 984.000 spettatori e del 4,38% di share. Più in generale, molti programmi de

La7, a cominciare da Servizio Pubblico, seguito da La gabbia, Announo e lo stesso Crozza sono in netta

flessione rispetto alla scorsa stagione.



Ma ce ne sono molti altri di programmi che non hanno avuto il successo sperato. È il caso di "Questioni di famiglia" su Rai3, chiuso in anticipo dopo solo due puntate (la prima con 547.000 spettatori e il 2,1% di share e la seconda con 386.000 spettatori e uno share dell'1,47%). Evidente è stata anche la flessione dei "Cesaroni" (con la sesta stagione che ha registrato una media di

3.680.000 spettatori, pari al 14,83% di share, contro i 4.423.000 spettatori e il 17,75% di share

registrati in media dalla quinta serie). Sempre su Canale 5 ha mostrato qualche segno si stanchezza

anche "Zelig" con una media di poco superiore al 14% (14,54%, pari a 3.530.000 spettatori), ben al di

sotto delle stagioni precedenti. La formula dei conduttori diversi evidentemente non ha funzionato. E sempre su Canale 5 è stato piuttosto magro il bottino dalla fiction "Romeo e Giulietta" (2.992.000

spettatori e il 12,34% di share).
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