Aldo Busi scrive alla Ventura: «Che ho fatto di grave? Nessun insulto al Papa»

Albo Busi (foto Frezza La Fata - Ansa)
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Domenica 21 Marzo 2010, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 22:57
ROMA (21 marzo) - Vengo accusato di violazioni alle regole e al contratto, ma cosa avrei fatto cos grave?. Ad affermarlo in una lettera letta da Simona Ventura a Quelli che il calcio Aldo Busi escluso dalle trasmissioni Rai dopo le parole contro il Papa usate dallo scrittore nella puntata dell'Isola dei famosi.



«Cara Ventura - inzia così la lettera - scrivo questa lettera sul volo che mi riporta in Italia, sapendo che difficilmente nei prossimi giorni mi sarà data la possibilità di esprimere il mio pensiero di persona, nella Sua trasmissione o in altri programmi della Rai. Vorrei che la leggesse ai Suoi telespettatori. Sono stato bandito ovvero radiato da tutti i programmi della Rai - aggiunge Busi - dopo l'ultima puntata dell'Isola dei Famosi, escluso dopo che mi ero auto-escluso: intanto mi chiedo come si possa bandire qualcuno la cui ultima presenza in Rai in diretta se ben ricordo risale a circa 10 anni fa».



«Mi si attribuiscono offese a questo Papa il cui nome, come risulta anche dalla trascrizione del parlato, so di non aver pronunciato. Certo - aggiunge Busi -, ho denunciato l'omofobia e ho detto quel che la scienza ha accertato, e che cioè l'omofobia cela una latente omosessualità e una voglia vendicativa verso quanti la vivono liberamente. Quindi se i giornali hanno scritto che ho ingiuriato indirettamente questo Papa, di sicuro è che gli stessi l'hanno ingiuriato direttamente». «Nessuno deve arrogarsi il diritto di leggere nelle intenzioni, cosa del resto non riconosciuta da alcun tribunale, e io sono per carattere e per dialettica abituato ad aprire e a chiudere da me i miei sillogismi».



«Non voglio certo rinnegare le mie convinzioni di perfetto anticlericale - scirve ancora Busi - ma rispetto le posizioni diverse dalle mie e i sentimenti dei credenti di ogni fede, fermo restando che, come esiste libertà di culto, in una democrazia si deve riconoscere la libertà di non averne alcuno. Io ho detto ciò che penso da tutta la vita, e che cioè non esiste cittadinanza che non meriti d'essere rispettata e che la persona umana non si può circoscrivere alla sua sessualità, fermo restando l'assoluto rispetto verso i bambini e le persone non consenzienti».



«Ho partecipato all'Isola per il gusto di mischiare le carte e confondere i pregiudizi. Sono fiero d'avervi apportato, anche grazie a Lei, Ventura, argomenti e riflessioni che mai vi sarebbero altrimenti entrati. So di non essere piaciuto a tutti, ma io mi sono piaciuto molto».



La Ventura: spero che Busi possa tornare sull'Isola per spiegarsi. «Spero che Aldo Busi possa tornare all'Isola a spiegarsi, perché quello che è successo è stato un insegnamento per tutti» ha detto la Ventura. «Grazie all'azienda che mi ha dato oggi l'opportunità di leggere questa lettera - ha aggiunto la Ventura -, mi auguro ci ripensino e che si possa rivedere Busi con noi. Me lo auguro di cuore, a me ha insegnato moltissimo». Domani la Ventura porterà personalmente la lettera al direttore generale di Viale Mazzini Mauro Masi, facendosi promotrice di un ritorno dello scrittore nella trasmissione dei naufraghi che però non sembra sia in programma.




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