Prometeo ambientalista, Ulisse bloccato in aeroporto, Aristofane alla Tim Burton e Medea stile Lars von Trier: a Siracusa il teatro antico parla contemporaneo

Quattro nuove produzioni, 200 artisti in scena, una tournée a più tappe nei teatri italiani: ecco la 58esima stagione di spettacoli dell’Inda al Teatro Greco di Siracusa, dall’11 maggio al 2 luglio, per la prima volta, in 109 anni, guidata da una donna, la sovrintendente Valeria Told

Prometeo ambientalista, Ulisse bloccato in aeroporto, Aristofane alla Tim Burton e Medea stile Lars von Trier: dall'11 maggio a Siracusa il teatro antico parla contemporaneo
di Simona Antonucci
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 20:42

Prometeo, prigioniero di un edificio industriale in disarmo, incatena lo sguardo del pubblico al degrado ambientale. Medea guarda a Ibsen e diventa l’eroina di un dramma borghese, con i suoi riti sacrificali. La Pace di Aristofane trasloca in un mondo visionario alla Tim Burton. E poi Ulisse che nella creatività del coreografo e regista Giuliano Peparini resta bloccato in un aeroporto insieme con cento passeggeri, ballerini e acrobati, che daranno vita ai suoi viaggi. Quattro nuove produzioni, 200 artisti in scena, una tournée a più tappe nei teatri italiani: ecco la 58esima stagione di spettacoli dell’Inda al Teatro Greco di Siracusa, dall’11 maggio al 2 luglio, per la prima volta, in 109 anni, guidata da una donna, la sovrintendente Valeria Told.

IL MINISTRO SANGIULIANO

«Il ministero della Cultura ha a cuore le sorti dell’Inda e del Teatro Greco di Siracusa», spiega il ministro alla Cultura Sangiuliano in un messaggio inviato durante la presentazione del programma, «come testimoniano le risorse del Pnrr destinate a rendere efficiente dal punto di vista energetico il monumento e abbattere ogni barriera fisica e cognitiva, per rendere accessibile a tutti l’esperienza di assistere alla rappresentazione della drammaturgia della Grecia classica in questo straordinario contesto». «La magia di una storia», continua Sangiuliano, «cominciata 109 anni fa, si ripropone ai giorni nostri, a oltre un secolo di distanza, restituendo a un monumento dell’antichità la sua funzione, attraverso un programma con la rappresentazione di quattro opere al Teatro Greco di Siracusa e poi in tournée nei principali teatri di pietra italiani».

La tournée

Due tragedie, una commedia e una creazione contemporanea (un titolo in più rispetto alla tradizione) che abbraccia più generi, tra mito e danza, prima di una lunga tournée nei teatri di pietra italiani, da Pompei, al Teatro Romano di Verona, e poi Benevento, Segesta, Tindari, fino a Milano al Teatro Arcimboldi. «Questa manifestazione è una vecchia signora ultracentenaria in gran forma», aggiunge il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, «per un miracolo che si rinnova di stagione in stagione, pescando nella tradizione classica e guardando al presente e al futuro, sperando di superare quest’anno il record di presenze registrato nel 2019 pre-Covid, come le prenotazioni al botteghino fanno già ben sperare». In programma anche una rassegna dedicata con il Festival Internazionale del Teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide, dove oltre tremila studenti si esibiranno sul palco del Teatro Greco di Palazzolo Acreide mettendo in scena 90 rappresentazioni dal 13 maggio al 6 giugno.

LEO MUSCATO

L’11 maggio si apre con Prometeo Incatenato di Eschilo (in scena fino al 4 giugno). Diretto da Leo Muscato, al suo esordio al Teatro Greco, lo spettacolo vedrà nel ruolo di Prometeo, Alessandro Albertin, anch’egli esordiente a Siracusa. «Ci siamo interrogati su quale direzione prendere per portare l’archetipo al pubblico contemporaneo», il regista Muscato, «e in quale luogo incatenare Prometeo. Ed eccoci all’interno di un sito industriale abbandonato. Con il protagonista attaccato a una ciminiera quasi a simboleggiare il degrado: simbolo dell’utilizzazione della tecnica per alimentare le finanze di pochi a discapito dei tanti che ora subiscono la catastrofe ambientale».

Ingmar Bergman

Dal 12 maggio in scena anche Medea di Euripide diretta da Federico Tiezzi con la traduzione di Massimo Fusillo e le musiche di Silvia Colasanti interpretate dal coro (registrato) del Teatro dell’opera di Roma.

E Laura Marinoni nei panni dell’eroina. «Ho impostato la tragedia non come una rappresaglia individuale», racconta Tiezzi, «ma come uno scontro fra due diverse concezioni della forza. Uno scontro fra una società arcaica e una società post industriale. Ci troviamo a confrontarci con un testo capitale della cultura europea. Sono voluto partire dalla fine, dall’idea di violenza e dal gesto omicida che la madre compie sui figli. Ho inteso trasformare il punto d’arrivo della tragedia nel punto di partenza, a rappresentare una ferita che è rimasta irrisolta e aperta attraverso il tempo. Con un messaggero-donna perché mi interessava proporre sulla tragedia di Medea un occhio femminile. E ho pensato questo spettacolo, prosegue Tiezzi, «come a un pezzo di cinema, dai padri fondatori a Ingmar Bergman, da Pier Paolo Pasolini a Lars von Trier, che potremmo considerare come i numi tutelari di questa rappresentazione teatrale».

Giuseppe Battiston

Quindi, dal 9 giugno, la commedia di Aristofane La Pace: la regia è di Daniele Salvo, al suo quinto spettacolo siracusano. Nel ruolo del protagonista Trigeo reciterà Giuseppe Battiston, al suo esordio al Teatro Greco. «Si tratta di un testo originalissimo, visionario, sorprendente, spiazzante e perturbante», racconta Daniele Salvo, «Ai nostri giorni, nella situazione storica attuale, in cui a ogni istante rischiamo un’estinzione di massa, le parole di Aristofane appaiono particolarmente profetiche ed illuminanti».

GIULIANO PEPARINI

Dal 29 giugno (fino al 2 luglio) una quarta produzione moderna, Ulisse, l’ultima Odissea, una creazione contemporanea originale ideata dal regista e coreografo Giuliano Peparini su libretto di Francesco Morosi. In scena anche ballerini e acrobati per uno spettacolo che sorprenderà il pubblico del Teatro Greco e la musica del gruppo di ispirazione folk-rock Reuben and the dark. «La danza contemporanea e il teatro dialogano in modo fluido restando al servizio del testo classico originale di Omero», spiega Peparini, «Ulisse è un eroe popolare, accessibile a tutti e forse il più vicino a ogni essere umano». Gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico saranno coinvolti in tutte e quattro le produzioni della Fondazione INDA, una scelta che valorizza la scuola di formazione teatrale dell’Inda che ogni anno seleziona studenti provenienti da tutta Italia.

Valeria Told

La 58. Stagione vede l’arrivo a Siracusa del nuovo sovrintendente, Valeria Told, nominata un mese fa dal Ministro della cultura. «A Siracusa c’è un pubblico appassionato, curioso e fedele, che apprezza il valore e la bellezza dei capolavori dei grandi autori dell’antichità, ha detto Told che in precedenza ha diretto la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, «Fra gli spettatori che ogni anno assistono alle rappresentazioni classiche ci sono migliaia di studenti e giovani, il loro entusiasmo, la passione e l’interesse con cui seguono le rappresentazioni classiche sono il riconoscimento più bello del lavoro di tutto l’Istituto Nazionale del Dramma Antico e il segno più tangibile della vitalità e della grandissima attualità dei testi classici e dei temi in essi trattati. Da questo entusiasmo vogliamo partire per promuovere e valorizzare questi tesori dell’umanità consolidando anche la vocazione internazionale dell’Inda».

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