Era generosa Rita e coltissima. Ha amato come pochi il suo lavoro di critico teatrale e musicale. A volte, giustamente, si indignava per come andavano le cose (e come ahimè ancora vanno) nei teatri italiani e , figuriamoci trovava in me un valido alleato. Come critico non è sempre stata tenera (neppure con me) ma questo facilitò i nostri incontri, nei quali si discuteva anche animatamente, magari davanti ad una pizza.
Nacque un'amicizia, che è durata anni, ancora dura... Ora so che la "pausa" che inizia adesso non finirà. La tristezza è grande. Addio Rita. Mancherai a me, alla cultura italiana, al tuo giornale e, quindi, a tanti tanti cittadini, soprattutto ai romani. Ciao, il tuo amico Gigi
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