Presi per caso, band nata in carcere: ironia e sarcasmo per un concerto speciale

Presi per caso, band nata in carcere: ironia e sarcasmo per un concerto speciale
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Venerdì 12 Dicembre 2014, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 14:59
I Presi per caso, la storica rock-band nata nel penitenziario di Rebibbia, chiuderà il Festival “Made in Jail” con uno speciale live in cui verranno presentati i brani tratti dal nuovo cd Fuori! (ma solo per un breve permesso-premio), in uscita il 12 dicembre, e i loro classici, ormai di culto.



Dopo i cd “Presi Per Caso”, “Delinquenti” e “Senza passare dal via”, la trilogia carceraria con cui i Presi per caso dal 2004 a oggi hanno raccontato con ironia e amarezza il carcere e la condizione carceraria, “Fuori (ma solo per un breve permesso-premio)” rappresenta un nuovo progetto discografico in tre puntate in cui la band romana uscita fuori, simbolicamente in permesso-premio, dà uno sguardo fugace ma intenso alle macerie della società ritrovata, ai suoi problemi, le sue contraddizioni.



Tra blues, rock i Presi per caso raccontano con ironia corrosiva e sarcasmo spietato la detenzione e la società “fuori”, tra crisi sociali ed economiche (con brani come “La Città” e “Default”), con protagonisti “altri” della società, come clochard (“Il Vino non riscalda”) e trans (“Amore in Trans...ito) e, ancora una volta, le difficoltà della situazione carceraria, in questo caso dando vita a una ballata toccante e commovente dedicata alle madri detenute, Ninna Mamma n.49.



Tutto per un vero e proprio concept album (prodotto grazie al “crowfunding” con Musicraiser, ossia con il contributo spontaneo di tanti cittadini) da ascoltare tutto d’un fiato, che riesce con un’ironia dolce amara a muovere corde profonde, senza pietismo né banale denuncia.



Definiti dal magazine musicale Rockstar come “i veri Blues Brothers italiani”, il gruppo ha all’attivo tre cd, oltre 250 concerti, tre spettacoli di teatro canzone (Radiobugliolo, Delinquenti e Recidivo recital) e un clamoroso Jail-tour all’estero che ha toccato le principali prigioni e teatri d’Irlanda.
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