Lo scalcinato mondo di Clem Sacco

Lo scalcinato mondo di Clem Sacco
di Enrico Gregori
2 Minuti di Lettura
Domenica 7 Gennaio 2018, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 21:58
Quando si parla di rock demenziale è automatico che il pensiero vada ai mitici Skiantos. Peraltro, anche Elio e le storie tese possono essere inseriri in questo contesto sebbene il loro percorso artistico sia ricco e complesso.
Ma il rock demenziale italiano nasce a cavallo tra gli anni '50 e '60, e il più fulgido quanto scalcinato esempio ne è Clem Sacco.

Nel 1961 scrive la sua prima canzone boogie, Agnese Rock, fondando allo stesso tempo la C.S.R. (Clem Sacco Records), uno dei primissimi esempi di etichetta discografica indipendente in Italia, per sostenere la sua attività artistica.

Lo stesso anno ottiene un inatteso successo sui juke box con il brano demenziale Oh mama voglio l'uovo a la cocque. Nel 1961partecipa al 1º Festival del Rock And Roll; dal 1961 al 1963 partecipa ai festival del Juke Box organizzati dal "Partito estremista dell'urlo" di Ghigo Agosti. Alla fine del '62 diventa voce solista nel gruppo dei Ribelli nel Clan Celentano. Ha poi la fortuna di essere ospite cantante twist nel film di Carlo Infascelli Canzoni, bulli e pupe. Nel 1962 fonda il complesso Clem Sacco e i suoi Califfi con i chitarristi Gino Santercole e Gigi Rizzi e il batterista Enrico Maria Papes dei Giganti. 

Nel tempo rallentò la sua attività, ma ancora oggi non disdegna di salire sul palco e riproporre i suoi sberleffi alla bella età di 84 anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA