Filarmonica Romana, dal 10 settembre
concerti alla Sala Casella e all'aperto

La sala Casella della Filarmonica Romana
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Venerdì 11 Settembre 2020, 16:45
La Filarmonica Romana guarda avanti dopo i mesi terribili dell’ isolamento e riallaccia il filo con il pubblico proponendo dal 10 al 22 settembre il festival estivo inizialmente programmato a fine giugno. Sotto l’ eloquente titolo I Giardini della Filarmonica - AFteR - un dopo che contiene anche l’ acronico dell’ Accademia - i 24 concerti in programma nei 13 giorni di appuntamenti nella sala Casella e nello spazio verde a due passi da Piazza del Popolo offriranno una finestra sui suoni di quattro grandi aree geografiche e daranno spazio a sei giovani talenti italiani selezionati durante il lockdown e premiati con la possibilità di esibirsi e di essere inclusi nei concerti della prossima stagione.
«Nella consueta varietà di un’offerta sempre poliedrica - ha detto il direttore artistico Andrea Lucchesini presentando il programma con il presidente Paolo Baratta - ci sarà spazio per le musiche dal mondo, anche se in misura più contenuta a causa delle difficoltà degli spostamenti: avremo artisti e progetti dall’Iran, dal Giappone, dall’India e dai Balcani». Il Festival si caratterizza per accogliere le arti e le tradizioni musicali di altri paesi, grazie anche alla collaborazione con ambasciate, istituti di cultura e associazioni. I Giardini, aggiunge Lucchesini, accolgono l’ arte «in un microcosmo magico, che ci ricorda che ognuno può dare il suo contributo, coltivando la bellezza in armonia con la natura».
In calendario la giornata del 17 settembre è dedicata all’omaggio per gli ottant’anni di Marcello Panni - direttore d’orchestra e compositore, tra i protagonisti della vita della Filarmonica Romana degli ultimi 50 anni - con l’ensemble Sentieri selvaggi e l’attore Elio De Capitani voce recitante; le serate fra musica, cinema e letteratura, protagonista la voce di Raffaella Misiti (il 12), e il ritorno del compositore Germano Mazzocchetti con il suo ensemble (il 18).
Ad aprire il Festival sarà il 10 settembre l’Iran in un mix di arte, musica, letteratura e danza persiana che si snoderà per l’ intera giornata. East Side Story è il titolo del concerto del compositore e pianista Paolo Marzocchi, dedicato all’Albania nel mosaico delle tradizioni musicali dell’Europa dell’Est (11 settembre). Il Giappone, già di scena l’anno scorso, torna il 21 settembre con i fratelli Yahiro nella formazione Munedaiko fondata da Mugen Yahiro, con i tamburi tradizionali. L’India chiuderà il Festival il 22 settembre con il Maha Kali Trio, formato da due musicisti celebri nel loro paese, ambasciatori della musica classica indiana del mondo. Ci sarà spazio anche per i più piccoli e i loro genitori con il family concert il 20 settembre. «Questo festival è il segnale delle istituzioni che ripartono - ha osservato Lucchesini - e l’occasione per riprendere a fare e soprattutto ad ascoltare musica dal vivo. Lo streaming è bello ma manca sempre qualcosa. C’ è la necessità fisica di incontrare gli interpreti, il contatto con loro è indispensabile».
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