Lucio Dalla in versione jazz, il meglio di Pino Daniele e Alda Merini in musica

Lucio Dalla in versione jazz, il meglio di Pino Daniele e Alda Merini in musica
di Fabrizio Zampa
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Lunedì 20 Novembre 2017, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 16:57
Quando – Pino Daniele

Chi non è innamorato della musica di Pino Daniele? Con i suoi dischi ci siamo cresciuti, molti li abbiamo su vinili ormai consumati (ma che meraviglia quegli antichi scricchiolii dell’epoca lo-fi...), e un bel regalo di Natale è una raccolta del meglio delle sue canzoni uscite fra il 1981 e il 1999. Ecco Quando, cofanetto di sei cd con ben 95 brani rimasterizzati tratti da una quindicina di album fra i quali VaiMo' (1981), Bella 'Mbriana (1983), Non Calpestare i Fiori Nel Deserto (1995), Dimmi Cosa Succede sulla Terra (1997) e così via. Esce in due versioni, e la Box Deluxe Edition contiene tutto il materiale appena citato, più 14 tra provini, demo, versioni alternative mai pubblicate, versioni in spagnolo, special club remix, dj edition e instrumental mix dell'epoca,  un libro di 72 pagine con testi, foto, commenti, rarità, memorabilia e approfondimenti sul percorso artistico del cantautore,  trascrizioni musicali per chi vuol studiare il suo chitarristico (ogni giorno Pino suonava per ore e ore) e basi musicali originali a disposizione, nonché il Dvd  del documentario di Giorgio Verdelli  Pino Daniele - Il tempo resterà scritto.  Se volete risparmiare c’è la Box Light Edition, 3 cd con 55 brani rimasterizzati dai nastri originali.
E’ un bel modo per rivivere i tanti momenti magici che Pino ci ha offerto nella sua carriera, per riascoltare le sue formazioni che riunivano eccellenti musicisti e un sound che ha fatto storia, il tutto non tanto per ricordare ma per respirare ancora una volta quell’aria tutta nuova trasmessa dalle composizioni del cantautore.

 


Jazz, primo amore dal 1960 - Lucio Dalla
 
Che il jazz sia stato il primo amore di Lucio Dalla non è una novità, e chi ha visto i suoi concerti dal vivo (era straordinario il numero che spesso faceva con il clarinetto, suonandolo e al tempo stesso smontandone i pezzi fino a rimanere con il solo bocchino e la sola ancia ma senza perdere mai una nota) lo sa benissimo. Nei lontani primi anni Sessanta il vostro cronista ebbe la fortuna di essere al suo fianco, come batterista, nella band The Flippers: Lucio suonava sax e clarino, aveva una voce straordinaria e di grande estensione (in un disco serviva un soprano che raggiungesse note altissime ma non si trovava, e Ennio Morricone ci suggerì di provare con lui: andò alla perfezione), cantava e affrontava i pezzi di Ray Charles inventandosi le parole, visto che non sapeva l’inglese, e convinceva tutti. Una sera in un locale di Santa Margherita Ligure venne un pullman di americani che lo applaudirono e alla fine gli chiesero Georgia on My Mind, del cui testo Lucio conosceva quattro parole: Georgia, On, My e Mind. S’inventò tutto il resto, compreso il testo dell’inciso, gli americani rimasero entusiasti e dopo lo show parlarono mezz’ora con lui, che rispondeva con un grammelot alla Dario Fo. Era un jazzista bravissimo, aveva suonato anche con la Roman New Orleans Jazz Band, anni fa in un concerto che organizzava gratuitamente alle isole Tremiti propose uno splendido Summertime per due clarinetti con Stefano Di Battista (alla chitarra c’era Josè Feliciano e al basso Max Gazzè) e fra gli anni Sessanta e Ottanta aveva inciso diversi brani con la Rheno Dixieland Band, poi diventata la Doctor Dixie Jazz Band: era una formazione bolognese dixieland nella quale Lucio, portato dall’amico Pupi Avanti (anche lui clarinettista), aveva mosso i primi passi nel jazz tradizionale, e proprio nel 2012, l’anno della scomparsa di Lucio, la band avrebbe dovuto festeggiare insieme a lui i sessant’anni di carriera.
Così in Jazz, primo amore dal 1960, doppio album d’annata ma poi mica tanto, vi potete godere un Dalla, prima giovanissimo e poi adulto, alle prese con quell’improvvisazione nata nella New Orleans del primo Novecento e cresciuta di decennio in decennio, in una trentina di brani storici firmati o resi celebri da Duke Ellington, Benny Goodman, Louis Armstrong, Lester Young, Hoagy Carmichael, Irving Berlin, Lionel Hampton e altri grandi, pezzi tra i quali non mancano il suo Piazza Grande e un divertente Tintarella di luna. Fate conoscenza con un Lucio che forse, specie se siete giovani,  non avete mai incontrato.
 
 
 
Accarezzami Musica Il canzoniere di Alda Merini – Giovanni Nuti
 
Se non avete mai letto i versi di Alda Merini (la poetessa milanese, nata nel 1931 e morta nel 2009, ha avuto una vita difficile e ha passato anni e anni in ospedali psichiatrici, che ha raccontato poi nel suoi scritti, ma aveva una mente lucidissima e le sue opere erano amate da Pasolini, da Quasimodo e da tanti altri protagonisti della cultura) vi siete persi parecchio. Era attenta e profonda, e basta un paio delle sue frasi per capire il suo pensiero: La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori, Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l'anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore. I suoi versi erano musica, e a comprenderlo sono stati in tanti, a cominciare dal cantautore toscano Giovanni Nuti, annata 1964, che ha nove album alle spalle e per sedici anni è stato al suo fianco e ha trasformato in canzoni i suoi testi. Intitolato Accarezzami Musica - Il canzoniere di Alda Merini, è uscito meno di un mese fa un cofanetto che raccoglie in 6 cd e un Dvd un totale di  114 canzoni, di cui 13 inedite, 21 con la voce recitante di Alda Merini, 29 duetti di Giovanni Nuti con altrettanti artisti ospiti (da Peppe Barra a Renzo Arbore, Alessio Boni, Sergio Cammariere, Monica Guerritore, Valentina Cortese, Mariangela Melato, Roberto Vecchioni, Enzo Gragnaniello, Simone Cristicchi, Grazia Di Michele, Iskra Menarini, Rita Pavone, Fabio Concato, Aida Cooper…),  e scoprirle è un’avventura a dir poco intrigante.
Sono tanti gli interpreti che hanno reso omaggio a Alda Merini, da Milva a Monica Guerritore (ha portato in teatro un recital insieme al cantautore, che definisce Accarezzami musica «un disco d’amore per la più grande poetessa del Novecento, ma soprattutto un disco che fa bene») e questo ampio lavoro, realizzato con il sostegno della Fondazione Gianmaria Buccellati, è davvero esauriente e comprende anche un cd a cura di Lucia Bosè (che ha tradotto in spagnolo sedici poesie) e uno di Milva (Sono nata il 21 a primavera, inciso nel 2004). Il cofanetto costa 45 euro, ma esiste anche una versione più economica con due cd intitolata Il muro degli angeli. E’ tanta roba, sia nella versione grande che in quella piccola, da ascoltare con calma e senza fretta. Fatelo, ne vale davvero la pena.

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