Racconti di Elkann: le microstorie e la solitudine di una metropoli

Racconti di Elkann: le microstorie e la solitudine di una metropoli
di Carmine Castoro
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Venerdì 10 Ottobre 2014, 06:52 - Ultimo aggiornamento: 17:41
“Ma Nello era felice di stare al mondo? Sì, anche se aveva piccoli problemi di salute dovuti allo stress e a momenti di depressione in cui tutto gli sembrava difficile. Come in quel frangente in metropolitana, con quella puzza che gli aveva mandato di traverso la mezza banana, il caffellatte e i tre biscotti mangiati prima di uscire. Quando il treno giunse a destinazione, Nello scese. Camminando per strada, gli parve di sentire lo stesso odore intorno a sé. Il colpevole dello scompartimento lo stava seguendo? No, era solo, e nelle vicinanze non c’era nessuno. Dunque il colpevole era lui? Pensò di essere molto distratto negli ultimi giorni, aveva troppe cose per la testa. Ma quali cose? Delle cose”.



Basta poco per rendersi conto di stare al mondo. Terribilmente. Con un filo di voce e di speranza. Con un cattivo odore che ti perseguita o che qualcuno, nella calca di un mezzo pubblico, ha imposto agli altri senza pudore. O anche soltanto cercando di vincere momenti di desolazione e solitudine, di crisi familiare e di sentimenti sempre troppo latenti e lacerati per essere definiti così. E così viaggiano sulle rotte della vita i personaggi delle microstorie di Elkann. Senza difese, con la voglia di riscattarsi, ritrovarsi, redimersi, con tutte quelle caratteristiche, nobili e insolenti, che rendono l’uomo uomo, ovvero un viandante, senza protezioni, senza garanzie di salvezza.

Sono colti nell’esercizio dei loro mestieri, nelle strade di una quotidianità che condanna all’impurità, alla compromissione, ad una esigenza di freschezza e vitalità che quasi mai si ottiene col minimo sforzo. Spesso all’interno di una temporalità labirintica, attorcigliata, vertiginosa, figlia delle metropoli e di uno smarrimento metafisico, prima ancora che moderno e tecnologico; una temporalità così languida, sfuggente, traditrice da toccare le vette dell’immaginazione, dell’inconsapevolezza, di un miraggio di libertà. Là dove “le cose” di cui occuparci ci abituano ad una permanente scissione interiore e ci condannano a un infinito ritorno su di sé, dentro di sé, o a un “naufragio con spettatore”, per dirla alla Blumenberg.



E allora la totalità tanto agognata è come il titolo di una sezione di questo libro, un’”arancia” fatta a spicchi: bellezza tagliata a pezzi, succo sgocciolato, sete appagata in momenti e relazioni rapidi e discontinui.

La scrittura di Alain Elkann cattura un universo di personaggi e sentimenti che, storia dopo storia, dà vita a un mondo variegato e profondo, imprevedibile e misterioso, un viaggio di cui si conosce solo l’inizio. Questi racconti, scritti nell’arco di quarant’anni e ora raccolti per la prima volta con quattro inediti americani, alternano come in un intarsio la rapidità dello scatto fotografico e il respiro del romanzo breve.



Il filo rosso che li unisce è il mistero della vita, il paradosso e l’incertezza che la governano, e la ricerca continua dell’amore che muove adulti e bambini nelle loro passioni e nei loro diversi destini. Una lunga odissea di personaggi che vivono i loro sogni, le loro paure e illusioni attraverso cammini diversi, che rivelano il fascino irresistibile della vita raccontata come una favola senza fine.



Alain Elkann è nato a New York nel 1950. Scrittore di numerosi romanzi e giornalista, collabora con La Stampa, Nuovi Argomenti e Panta. Insegna Letteratura Italiana del Novecento all’Università di Oxford, alla University of Pennsylvania, alla Columbia University e alla Hebrew University di Gerusalemme. Nei Tascabili Bompiani sono disponibili “Montagne russe”, “Il tuffo”, “Piazza Carignano”, “Stella Oceanis”, “Boulevard de Sébastopol e altri racconti”, “Il padre francese”, “Rotocalco”, “John Star”, “Delitto a Capri”, “Una lunga estate”, “MoMo”, “Mitzvà”, il cofanetto “Essere ebreo”, “Cambiare il cuore”, “Essere Musulmano” (Premio Capalbio 2005), “Vita di Moravia”, “Emma, intervista a una bambina di undici anni”, “L’invidia”, “L’intervista 1989-2009”, “L’equivoco”, “Diario verosimile”, “Nonna Carla” e “Hotel Locarno”.



Alain Elkann “Racconti” (Bompiani, pagg. 443, euro 16)