La madre baronessa aveva allora deciso di farla rientrare a casa, in Olanda, augurandosi che il paese restasse neutrale. Invece anche l’Olanda venne occupata da nazisti. A raccontare e offrire prove dell’impegno in prima di linea di Hepburn con la Resistenza è lo scrittore Robert Matzen, che ha scoperto un diario di 188 pagine scritto da Otto durante i suoi quattro mesi di prigionia prima di morire. «Quando mia madre parlava di se stessa e di quello che la vita le aveva insegnato, Hollywood era la parte mancante - scrive Luca Dotti, il figlio più giovane di Hepburn nella prefazione del libro -. Invece di nominare posti famosi e Beverly Hills, ci offriva luoghi oscuri e talvolta impronunciabili in Olanda. I ricordi del red carpet erano sostituiti da episodi della Seconda Guerra Mondiale che era stata in grado di trasformare in racconti per bambini». Il libro di Mtazen, aggiunge Dotti, risolve molti misteri. «capisco ora perchè le parole Bene e Male, Amore e Misericordia erano così fondamentali nella sua narrativa. Perchè era aperta su alcuni temi e perchè ne teneva altri segreti».
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