Villa Adriana e Villa d'Este lanciano il piano straordinario di censimento delle specie arboree

Villa Adriana e Villa d'Este lanciano il piano straordinario di censimento delle specie arboree
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Sabato 13 Marzo 2021, 21:55 - Ultimo aggiornamento: 22:00

L'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este in occasione della Giornata del Paesaggio, istituita nel 2016 dal ministero della Cultura, visto il particolare valore naturalistico, storico e culturale, intende promuovere e far conoscere il piano straordinario di censimento delle specie arboree, elemento qualificante e identitario del paesaggio. Il materiale ha anche una destinazione pubblica e uno spazio dedicato sul sito dell’Istituto levillae.com.

Villa Adriana e Villa d'Este possiedono un patrimonio arboreo di rilevante importanza, sia dal punto di vista quantitativo, che qualitativo. L’Istituto, spiega una nota, ha iniziato a individuare l’albero quale elemento caratterizzante del paesaggio al fine della sua tutela e in considerazione del forte valore identitario che ricopre nell’ager tiburtinus. Le piante raggiungono la cifra di circa undicimila esemplari, tra queste le specie più diffuse risultano l’olivo (olea europea) e il cipresso (cupressus). Le alberature rappresentano per il comprensorio di Tivoli un aspetto del verde cittadino particolarmente rilevante; oltre ad offrire benefici estetico-paesaggistici, ambientali e microclimatici, costituiscono percentualmente una parte importante del numero totale di tutti gli alberi presenti sul territorio. La vocazione delle aree verdi è sempre più polifunzionale e si esprime nel processo culturale di recupero e reinterpretazione dei valori del paesaggio, nel quale l’albero ha un ruolo centrale e una notevole connotazione simbolica riferibile alla letteratura, alla storia dell’arte e alla musica.

L’attività di gestione delle alberature supportata da un database presenta molteplici opportunità: la principale è una migliore organizzazione delle informazioni raccolte a disposizione, che facilita il reperimento delle notizie.

Altro vantaggio consiste nel fatto che si possono elaborare i dati offerti dalla strumentazione informatica, consentendo l’ottimizzazione degli interventi, la suddivisione nel tempo e la valutazione dei casi più critici.

“Le villae sono un organismo e il paesaggio ne costituisce di fatto il dna. In questo sintetizzano le caratteristiche geomorfologiche, idrografiche e culturali di un intero territorio, che trova in questo comun denominatore benefici importanti per la qualità della vita della comunità tutta - commenta il direttore Andrea Bruciati - con risvolti positivi diretti ed indiretti, di ordine ambientale, sociale ed economico. Una sorta di iconografia delle preesistenze, quella che configura il paesaggio delle villae, dove l’agro romano antico si impreziosisce di vestigia e complessi architettonici unici al mondo, in cui il dialogo osmotico fra le parti conduce e produce un Istituto che definirei olistico. Il patrimonio storico-artistico e archeologico che qui si tutela e valorizza è infatti una risorsa unica, imprescindibile e nel contempo totalizzante, che esprime il carattere profondo del territorio tiburtino; un sistema ambientale magnificamente fuso, rispettoso dei luoghi e capace di evidenziarne, a livello globale, gli aspetti peculiari e identitari”.

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