A Lodi la Catterale Vegetale dell'artista Giuliano Mauri: le navate gotiche sono piante di quercia

A Lodi la Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri
di Valentina Venturi
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Domenica 30 Aprile 2017, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 19:00

A Lodi sorge la Cattedrale Vegetale dell'artista Giuliano Mauri. Inaugurata sabato 23 aprile alla presenza di 400 persone, mentre l'amico personale dell’artista lodigiano Philippe Daverio illustrava le tappe della monumentale costruzione in riva all’Adda. L’opera, composta da sei colonnati di piante di quercia a formare cinque navate gotiche, era stata progettata dall’artista di Art in nature, ma la scomparsa nel 2009 gli ha impedito di vederne la realizzazione. 
 

 

In tutto la Cattedrale occupa un’area di 1.618 metri quadri, composti da 108 colonne di legno – dal diametro di 1,20 metri ciascuna – di 18 metri di altezza e 72 di lunghezza, mentre la larghezza è di 22,48 metri. Al suo interno vi sono 108 alberi di cui ora viene seguita la crescita. La Cattedrale riassume in sé un luogo di culto e insieme di aggregazione, un posto dove farsi avvolgere dalla natura. La struttura si trova sulla riva sinistra del fiume Adda nell’area “Ex Sicc” e la direzione artistica dei lavori è stata coordinata dai figli di Mauri.

Riguardo la sua filosofia, Mauri ha sempre dichiarato: «Il luogo non mi dimentica e questo mi fa felice, mi piace pensare che la gente attraverserà questo luogo pensando al perché è stata costruita, al perché si è fatta, una domanda che la gente si farà da sé, rendendosi conto che l’opera vale il posto». A Lodi l'artista è nato nel 1938 e ha mosso i primi passi artistici ma è nel 1981, dopo l’incontro con Vittorio Fagone e Dieter Ronter, che inizia la sua carriera artistica nell’ambito del nascente movimento europeo Art in nature come unico artista italiano insieme a Hermann Prigann e Nils Udo.

Quella di Lodi non è la prima Cattedrale Vegetale ideata, progettata e costruita da Mauri: la prima è stata realizzata nel 2001 ad Arte Sella a Borgo Valsugana, in provincia di Trento. La seconda Cattedrale, iniziata dall’artista e portata a termine dalla famiglia, è nel Parco delle Orobie (Bergamo), in un contesto più isolato. 

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