Alberto Burri, a Gibellina dopo 50 anni apre il museo del Grande Cretto, la più vasta opera di land art al mondo

Alberto Burri, a Gibellina dopo 50 anni apre il museo del Grande Cretto, la più vasta opera di land art al mondo
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Martedì 21 Maggio 2019, 15:11
E' considerata la più grande opera di land art al mondo e adesso il Grande Cretto di Alberto Burri a Gibellina, un enorme sudario bianco di calce che ricopre interamente le macerie del vecchio paese distrutto dal terremoto del 1968, avrà anche uno spazio espositivo. Venerdì 24 maggio alle 17.30, nell'ex Chiesa di Santa Caterina nella vecchia Gibellina, sarà inaugurato il «Museo del Grande Cretto». Il progetto museale, voluto dall'amministrazione comunale prevede l'esposizione di fotografie, documentazioni storiche, plastici e proiezioni che raccontano la nascita e la genesi del Grande Cretto.  Diverse le sezioni narrative: «Gibellina prima del terremoto del 1968», «Dalla tragedia alla rinascita» e poi l'ampia sezione dedicata alla «Nascita del Grande Cretto e i suoi progetti».

A conclusione del percorso uno spazio video con la proiezione di due opere dedicate al Grande Cretto, quella di Petra Noordkamp, presentata nel 2015 dal Guggenheim Museum di New York, in occasione della grande retrospettiva dedicata a Burri
The Trauma of Painting e il cortometraggio Alberto Burri, la vita nell'Arte di Davide Gambino e Dario Guarneri, una produzione del Centro Sperimentale di Cinematografia, sede Sicilia, del 2011.
L'inaugurazione del museo sarà preceduta da una performance sul Grande Cretto con circa ottocento studenti della zona che, a conclusione della Settimana della Legalità, realizzeranno una teatralizzazione con coreografie, frammenti musicali e un testo di Ignazio Buttitta.
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