Rosalinda Celentano e il coming out.
Claudia Mori: «Per noi non cambia nulla»

Rosalinda Celentano e il coming out. Claudia Mori: «Per noi non cambia nulla»
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Mercoledì 27 Novembre 2013, 15:42 - Ultimo aggiornamento: 16:35
Capita che il coming out di un figlio possa stupire i genitori e anche nel caso in cui si tratta di vip e figli d'arte. «I figli bisogna amarli come sono e guidarli nel cercare di non fare errori irreparabili, che certo non sono l'omosessualità o altre scelte di vita. Guidarli nel rimanere persone oneste e buone. I nostri figli lo sono: di questo sono certa e orgogliosa». Claudia Mori parla così, in un'intervista al Corriere della Sera, dell'outing della figlia Rosalinda che nei giorni scorsi, a Vanity Fair, ha parlato della sua storia d'amore con Simona Borioni, attrice come lei, che vorrebbe sposare.



L'omosessualità di Rosalinda in casa Celentano, si è disvelata negli anni e, dice oggi la madre, «come molti genitori abbiamo pensato e temuto che la vita sarebbe potuta essere più difficile per l'ignoranza e le discriminazioni, ormai parti imperanti di questa orrenda società becera. Ma le nostre reazioni e sentimenti partivano sempre dalla condanna di qualsiasi pregiudizio.
Non voglio dire e far credere che sia stato tutto così automatico e logico, sarei bugiarda. Anche noi abbiamo avuto dei momenti cupi ma non ci siamo mai chiusi nel silenzio, nel 'far finta di niente'... mai». Quanto alle reazioni del marito, Adriano Celentano, Claudia Mori afferma che lui «è stato fantastico perché ha aggiunto amore e attenzioni a quelle per sua natura già molto presenti». «Recentemente, d'accordo con Adriano, ho deciso di parlarle apertamente, dicendole che per noi non sarebbe cambiato nulla sapendo dei suoi orientamenti sessuali. Lei sarebbe rimasta la nostra figlia amorosa di sempre, che vorremmo vedere più felice e serena perchè la nostra felicità è direttamente legata alla sua. Vorrei solo averlo fatto prima - rimpiage Claudia Mori - E penso che comunque Rosalinda abbia fatto benissimo a rivelare la sua natura: non è una malattia o un errore che andrebbe 'correttò. Sono altre le tendenze da correggere!».
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