L'iniziativa organizzata dall'associazione "Createca" fondata da Hubert Jaoui, vedrà la partecipazione fra gli altri del sociologo Domenico De Masi, di Gianni Ferrario, Massimo Nunzi e Roberto Vacca.
«Alla condivisione della ricchezza e al godimento dei beni posseduti, nella nostra società occidentale abbiamo preferito la loro ulteriore accumulazione - spiegano gli organizzatori - Forse è arrivato il momento di cercare di dare senso alle tante cose che già possediamo, di riflettere sui nostri stili di vita. Per sentirsi realizzati ciò che conta davvero è lasciare spazio a chi siamo veramente e la felicità emergerà da sé. Ci siamo talmente disabituati a fare le cose con calma che, appena abbiamo a disposizione qualche ora in più, subito le intasiamo di altri impegni che il tempo finisce per mancarci. Finché rimaniamo oberati di impegni e pressati dalle preoccupazioni, questo groviglio di pensieri ed emozioni opprimenti non possono lasciare spazio per accorgerci di cosa vogliamo veramente: la felicità è una scelta. In una società, come la nostra, intenta soprattutto all'innovazione e alla tecnologia, spesso non c’è spazio per una riflessione e non si sente il bisogno di trovare delle risposte a domande di questo tipo».
Proprio per questo il 34mo Festival della creatività sarà un’occasione e si apre con una sessione plenaria che serve a delimitare il perimetro del tema e ad individuare una serie di obiettivi da raggiungere. Subito dopo il gruppo si suddivide nei vari workshop, della durata di 1 ora e mezza.
Diverse prospettive, un comune denominatore: il pensiero creativo.
Più di 20 workshop animeranno l'intero weekend, il tutto immersi nel verde del monastero dei Padri Somaschi ad Ariccia (Roma). Sabato 8 dalle 14,30 il corso "La felicità fa/non fa notizia", aperto proprio da De Masi e accreditato dall’ordine dei giornalisti per il raggiungimento dei crediti formativi
© RIPRODUZIONE RISERVATA