E per gli esperti trovarle è stato un gioco da ragazzi. I setti corpi celesti selezionati appartengono in realtà già ad altre costellazioni: si tratta di Sigma Librae, Spica, Alpha Virginis, Zeta Centaui, SAA 204 132 e Beta sigma octantis triangulis australis. Soltanto le prime due sono visibili sull’orizzonte dell’Italia. La “costellazione Bowie” è stata così registrata e ha ora un valore simbolico sulle mappe del cielo: probabilmente non porterà nessun cambiamento rilevante per gli addetti ai lavori, ma per i fan di tutto il mondo la scoperta ha un significato profondo.
La posizione della saetta, inoltre, in questo periodo è molto vicina a Marte, pianeta che ha ispirato Bowie per uno dei suoi brani più celebri, e cioè “Life on Mars”. D’altronde, il cantante stesso si definiva uno “Starman”, un uomo delle stelle, che ora, grazie ai suoi fan, potrà avere il suo posto fisso nel cielo notturno. Ma non è finita qui. Collegandosi al sito internet che ha promosso l’iniziativa, chiunque voglia può aggiungere, attraverso Google Sky, dei corpi celesti virtuali alla mappa della nuova costellazione, battezzandoli con il titolo della propria canzone di Bowie preferita.
Intanto, su Change.org è partita una petizione dei fan indirizzata alla International Astronomical Union. La richiesta è alquanto strana: vogliono ribattezzare Marte, il Pianeta rosso, con il nome di Bowie. Il motivo? «L’artista ha ispirato milioni di persone con la sua musica, ponendo attenzione allo spazio e ai pianeti, portandoci a osservare le stelle e ad aprire la mente. È il più grande riconoscimento che possiamo dare a quest’uomo». Anche se le possibilità che la IAU prenda in considerazione questa possibilità sono davvero poche, i fedelissimi del Duca Bianco continuano a sognare.
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