Nick Carter, scuse ai fan su Twitter dopo l'arresto: «Mi dispiace, non sono perfetto»

La foto segnaletica di Nick Carter dopo l'arresto
di Giacomo Perra
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Lunedì 25 Gennaio 2016, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 18:40

La reputazione ormai è macchiata, come d’altronde la fedina penale. Dopo il clamoroso arresto per rissa aggravata, avvenuto fuori da un bar in Florida lo scorso 14 gennaio, però, Nick Carter, cantante dei Backstreet Boys nonché idolo di milioni di ragazzine di ieri e di oggi, puntava almeno a conservare il rispetto dei fan. Così, armato di tastiera e di tanta umiltà, il biondino più amato dalle teenagers degli anni Novanta ha finalmente rotto gli indugi e deciso di “cinguettare” sul suo account Twitter un apprezzabile - anche a distanza di giorni dal fattaccio - mea culpa: poche (ma significate) righe con cui ha provato a chiedere scusa ai suoi tantissimi supporters mettendo a nudo le sue fragilità.

 

 
“Sono un essere umano e, a volte, può esserci una lotta per bilanciare uno stile di vita sano. Non sono perfetto e per questo mi dispiace”, ha scritto, facendo incetta di like, per poi più tardi aggiungere: “Quando cadiamo dobbiamo alzarci e continuare a camminare. Spero rimaniate al mio fianco e continuiate a camminare con me”.
 
Trentasei anni il prossimo ventotto gennaio, Carter era stato fermato dalla polizia a seguito di un parapiglia occorso all’interno dell’Hog’s Breath Saloon. Nel dettaglio, secondo la ricostruzione degli agenti intervenuti sul posto, ubriaco e in compagnia di un amico, la popstar avrebbe afferrato alla gola un buttafuori del pub che gli aveva intimato di abbandonare il locale a seguito di alcune sue intemperanze con i clienti e con gli stessi titolari dell’esercizio commerciale.
 
Condotto in una prigione della contea di Monroe e sottoposto al rito della foto segnaletica, diventata subito virale, Carter, non nuovo ad episodi di questo genere - nel 2002 fu arrestato sempre con l’accusa di rissa - era stato poi liberato su cauzione in attesa della sentenza, un verdetto che potrebbe condannarlo a un anno di carcere o di libertà vigilata e infliggergli una multa di mille dollari.
 
Nel frattempo, aspettando di mettersi definitivamente alle spalle questa brutta storia, retaggio di un passato burrascoso contraddistinto da annosi problemi di dipendenza da alcol e droga, l’interprete di As long as you love me e di tanti altri successi planetari si appresta ad assaporare nuovamente anche il dolce della vita: a breve, infatti, la moglie Lauren Kitt, sposata nel 2014, lo renderà padre per la prima volta. Sarà l’occasione giusta per mettere finalmente la testa a posto?
 

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