L'indagine di competenza della Procura europea
Nel corso delle indagini è emerso che il complesso della frode ha riguardato società stabilite in diversi Paesi dell'Unione Europea con il coinvolgimento di numerosissime società stabilite su tutto il territorio nazionale. Data anche l'entità dell'imposta evasa, l'indagine è divenuta di competenza della Procura Europea (Eppo) - sede Milano che ha diretto i finanzieri negli ingenti riscontri di documentazione contabile e bancaria, ricostruendo l'importazione di oltre 3 milioni di componentistica informatica, unitamente alle indagini tecniche.
Proprio da queste è emerso il complessivo contesto di frode gestito dal coniuge, già colpito da precedenti misure cautelari personali per truffa e reati di bancarotta nonché consegnato alle autorità tedesche per essere arrestato per fatti compiuti in territorio estero e da un ulteriore persona, legati tra loro da un lungo vincolo di amicizia, arrestato al rientro in territorio nazionale dalla Moldavia da dove gestiva la frode fiscale.