Svezia nella Nato, ok della Turchia all'adesione: cosa succede ora? Gli scenari (con il nodo Ungheria di Orbàn)

Mercoledì 24 Gennaio 2024, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 18:32

La posizione della Turchia

Quello turco sembrava l’ostacolo più arduo da superare per le aspirazioni della Svezia di diventare il 32esimo membro dell’Alleanza Atlantica, considerato il continuo rinvio imposto dal presidente Recep Tayyip Erdoǧan per una serie di criteri a suo avviso non rispettati secondo il memorandum d’intesa firmato alla vigilia del vertice di Madrid del 2022. Tra queste in particolare le richieste di estradare i membri del movimento politico-militare curdo del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan). La posizione irremovibile del leader turco ha portato al punto più basso dei rapporti con gli altri alleati in occasione del via libera alla richiesta della Finlandia, quando è stato invece ribadito lo stop a Stoccolma: in questo modo è sfumato l’ingresso congiunto dei due Paesi scandinavi nell’Alleanza Atlantica nello stesso giorno ovvero il 4 aprile 2023. Appena prima dell’inizio del vertice di Vilnius nel luglio dello scorso anno, e dopo aver minacciato di voler legare il percorso di allargamento della Nato a quello di adesione della Turchia all’Unione Europea, lo stesso Erdoǧan ha dato il via libera all’ingresso della Svezia in un trilaterale che si è rivelato risolutorio con il premier Kristersson e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. A distanza di sei mesi il Parlamento turco ha così rispettato l’impegno di ratificare il protocollo di adesione di Stoccolma, mettendo fine al suo ostruzionismo.

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