Svezia nella Nato, ok della Turchia all'adesione: cosa succede ora? Gli scenari (con il nodo Ungheria di Orbàn)

Mercoledì 24 Gennaio 2024, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 18:32

Il no dell'Ungheria


Ma ora tutti gli occhi sono puntati sull’Ungheria di Orbán, il quale non sta mancando di indisporre i suoi vicini a Bruxelles con i continui ricatti non solo all’interno dell’Unione Europea (in particolare sulle questioni dei fondi Ue e del sostegno all’Ucraina) ma anche, appunto, per quello che riguarda la Nato. Mentre l’attenzione era tutta rivolta ad Ankara e alle minacce esplicite di Erdoǧan di bloccare il processo in caso di non rispetto delle condizioni richieste, a Budapest il dossier della ratifica del protocollo di adesione della Svezia alla Nato non è mai avanzato soprattutto per il contrasto diplomatico tra i due Paesi membri Ue. Durante il semestre di presidenza svedese del Consiglio dell’Ue (tra gennaio e luglio 2023), il premier Kristersson è stato particolarmente duro nelle sue critiche all’erosione dello Stato di diritto determinato dal governo Orbán e tutt’ora è uno dei leader più intransigenti sui ricatti del premier ungherese al tavolo del Consiglio Europeo. Il messaggio di Orbán sul “negoziare l’adesione della Svezia alla Nato” potrebbe essere un segnale di subordinazione del Parlamento ungherese alle decisioni del premier , considerato anche il fatto che a oggi non è in agenda un voto per la ratifica del protocollo di adesione di Stoccolma. Secco è stato il commento del ministro degli Esteri svedese, Tobias Billström, che ha messo in chiaro che Stoccolma “non ha alcun motivo di negoziare” con Budapest.

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