Margherita Hack, il 5 marzo su Rai 1 il film interpretato da Cristiana Capotondi: «Era una donna libera». L'astrofisica (premio Nobel), dalla storia alle polemiche

Mercoledì 28 Febbraio 2024, 19:04

La passione per la scienza

Margherita Hack quando si iscirsse alla facoltà di fisica scoprì la passione per l'astrofisica e inizio a studiare le stelle. Nel 1945 si laureo e subito dopo iniziò a lavorare all'Osservatorio astronomico di Arcetri, a Firenze, dove si occupò di spettroscopia stellare, il suo principale campo di ricerca. Si occupava di studiare tutto il periodo di variabilità della stella per poterne dedurre le variazioni luminose a diverse lunghezze d'onda. In particolare, Hack si concentrò sullo studio di uno specifico tipo di stelle, chiamate variabili Cefeidi, incredibilmente brillanti e dette variabili perché la loro brillantezza cambia nel corso del tempo.

Dopo la laurea andò per un periodo di studio a Utrech e Groningen, in Olanda, a Princeton negli Stati Uniti (dove conobbe il “padre” dell'atomica americana Robert Oppenheimer) e sempre negli Usa a Berkeley dove scrisse, insieme all'illustre astronomo Otto Struve, fuggito dall'Unione Sovietica, uno dei suoi primi trattati, Stellar Spettroscopy, ancora oggi considerato un testo fondamentale per l'astrofisica. Dal 1982 Margherita Hack ha inoltre avviato una stretta collaborazione con la sezione astrofisica della "Scuola internazionale superiore di studi avanzati" (Sissa), di Trieste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA