Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, dai primi segnali alla gelosia fino alla rottura: le tappe della loro relazione (durata due anni)

Lunedì 20 Novembre 2023, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 10:14

Gli episodi

Al raptus di violenza, la sorella di Giulia non ci ha mai creduto. Sono troppi, infatti, gli episodi di violenza psicologica, verbale ed emotiva che la 22enne ha sopportato durante la relazione con Filippo, e anche dopo: «Posso raccontare tanti episodi in cui Filippo ha dimostrato di poter diventare pericoloso. Un'amica di Giulia mi ha raccontato che lui una volta si è presentato alla fermata dell'autobus, dopo che lei gli aveva detto che preferiva andare a fare acquisti a Padova senza di lui. Filippo le controllava il telefono, al punto che Giulia aveva disattivato la funzione che mostra l'ultimo accesso su Whatsapp. Ma lui trovava comunque il modo di controllarla: dopo che le aveva mandato la buonanotte, per essere sicuro che lei non avesse ricevuto altri messaggi, le mandava un emoticon, fingendo di fare il carino, così vedeva se il messaggio veniva recapitato con una sola spunta o due». Poi un'altra violenza: «Filippo diceva sempre a Giulia che doveva rimandare la laurea, che doveva aspettarlo. Voleva che studiassero insieme e questo a mia sorella stava cominciando a pesare», dice sempre Elena Cecchettin. Filippo era dipendente da Giulia, proiettava su di lei le sue frustazioni per lo studio e il suo disagio psicologico: «Io penso che Filippo fosse dipendente da lei, che si sentisse molto solo e che vedesse in mia sorella la sua unica fonte di gioia nella vita. Ma devi saper creare tu gioia nella tua vita. E Giulia sapeva gioire anche delle piccole cose. Lui sapeva di avere dei problemi ma non voleva guarire, non cercava aiuto, non voleva stare meglio. Le aveva detto che si sarebbe ucciso se lei lo avesse lasciato o avesse smesso di essere sua amica. La teneva in scacco emotivamente. Giulia si confidava ma non ci diceva tutto, aveva paura che ci allarmassimo e mai avrebbe pensato che lui potesse farle del male».

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