Ferragni, interrogatorio a marzo. Tra contratti e querele, si traccia il flusso dei soldi incassati dall'influencer

Mercoledì 7 Febbraio 2024, 20:08 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 08:54

Menzogna e truffa

E infine, citando la recente giurisprudenza della Suprema corte, ha spiegato che «la sola menzogna è di per sé sufficiente ad integrare gli elementi costitutivi del delitto di truffa». Tutte accuse che Chiara Ferragni, difesa dagli avvocati Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone, ha sempre respinto, rivendicando «di aver sempre agito in buona fede» cosa che, «sono certa, emergerà dalle indagini», aveva dichiarato qualche settimana fa, e che lei chiarirà quando sarà sentita dalla magistratura in cui ripone la sua «piena fiducia». Intanto Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda, sulla conferma o meno del ruolo di Chiara Ferragni come componente del Comitato consultivo nel Camera moda fashion trust, iniziativa non profit, ha affermato: «noi non crocifiggiamo le persone prima che lo faccia la giustizia, l'aspetto mediatico non è il faro delle nostre scelte». E ancora: «aspettiamo ciò che succede, non ci sentiamo di essere giudici prima dei giudici».

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