Il 2024 è un anno bisestile: come nasce la superstizione legata agli eventi tragici (ma all'estero è una festa)

Sabato 6 Gennaio 2024, 21:53 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 21:59

LA SUPERSTIZIONE

Ancora prima, l’introduzione della ghigliottina in Francia nel 1792. Non mancano casi italiani, come i terremoti dell’Irpinia nel 1980, del Friuli nel 1976 e di Messina nel 1908. Ma la “paura” risale all’antica Roma, quando a febbraio, dalle idi al 21, si celebravano i defunti e l’ultimo giorno, si riteneva che potessero aggirarsi tra i vivi. Fu proprio l’Urbe a “inventare” il 29 febbraio. I bisestili sono nel calendario giuliano, promulgato da Giulio Cesare. Il giorno in più si aggiungeva dopo il 24 febbraio, chiamato bis sexto die, da cui poi derivò bisestile. Ciò serviva a compensare lo scarto tra l’anno, calendarizzato dagli uomini, e quello solare, più lungo di qualche ora. L’astronomo Sosigene di Alessandria stabilì un bisestile ogni quattro anni. I ritardi rimasti fecero perdere un giorno ogni 128 anni.

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