Trapianti, salvate 4 mila vite l'anno: donazioni in calo

Trapianti, salvate 4 mila vite l'anno: donazioni in calo
di Valentina Arcovio
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Mercoledì 4 Marzo 2020, 09:04

Quasi 4mila vite salvate grazie al trapianto d'organi e 122 persone che ne avrebbero potuto beneficiare se in Italia non ci fossero così tante opposizioni alla donazione. Sono le luci e le ombre del Report 2019 del Centro nazionale trapianti presentato al ministero della Salute.
Tra i segnali positivi c'è certamente il fatto che dopo il 2018, il 2019, è stato il secondo miglior anno di sempre per la Rete trapianti con un +2,4% per un totale di 3.813 trapianti e una significativa riduzione delle liste d'attesa. La diminuzione più significativa riguarda la lista del cuore (670 pazienti, -5,8%), mentre si registra un aumento marcato nella lista del fegato (1.031 pazienti, +6,7%).

I pazienti che attendono un trapianto sono 8.615, dei quali la gran parte aspetta un rene. Tra le ombre ritroviamo un importante fetta della popolazione, circa un terzo delle persone, che dinanzi alla richiesta di una donazione ha detto no o ha espresso la propria opposizione alla donazione nel momento del rinnovo della carta di identità. Complessivamente sono stati 863 i no alla donazione rilevati nelle rianimazioni.

LE RIANIMAZIONI - È così che ci siamo ritrovati solo lo scorso anno con circa 2.200 trapianti in meno rispetto a quelli che si sarebbero invece potuti fare e di cui avrebbero beneficiato oltre cento persone. Per fortuna, al contempo, si è registrato un aumento dei donatori potenziali, ovvero quelli segnalati come possibili candidati al prelievo degli organi.

LE DIFFERENZE - Nel 2019 sono stati 2.766 contri i 2.665 del 2018, il 3,8% in più: si tratta di un indicatore importante dell'efficienza del sistema. L'aumento delle segnalazioni ha permesso di assorbire il contraccolpo negativo del tasso di opposizione al prelievo, passato dal 29,8% dell'anno scorso al 31,2%. Dal report appaiono chiare anche profonde differenze tra Nord e Sud: a fronte di una media nazionale di 22,8 donatori per milione di popolazione, si va dai 49,5 donatori della Toscana agli 8 della Sicilia. «La situazione donazioni non è omogenea in tutte le regioni italiane», conferma Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti.

Il numero maggiore di trapianti complessivi ha riguardato il rene (2.137, +0,6%) seguito dal fegato (1.302, +4,5%), mentre l'aumento maggiore in termini percentuali ha riguardato il polmone (+6,3%, 153 trapianti in totale) e il cuore (+5,2%, 245 interventi).

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